Per una Quaresima in cammino… con Aleppo in Siria

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Siamo nuovamente in Quaresima e forse la battuta più frequente che corre tra di noi e nei nostri gruppi in questi giorni è “… ma perché, dove siamo stati sino ad ora? Non è già abbastanza una Quaresima questo tempo di emergenza sanitaria?”.

Il rischio è proprio questo: che possiamo non trovare dentro questo tempo che ci attende il significato vero ed autentico, per riscoprire nei ritmi lenti delle giornate che abbiamo vissuto in questi mesi non un vuoto o una limitazione, ma una Presenza che li abita. Per non lasciare nello sconforto e nella solitudine chi vive il dolore e la morte, ma per riscoprire in noi e nelle nostre comunità la sorpresa e la Gioia del Risorto. Come fare per vivere questa Quaresima in una “nuova” normalità? Non è questione di risposta, ma di restare nella domanda: è lasciarci portare passo passo dentro questo cammino che ha come meta, come punto di ripartenza e di arrivo proprio il sepolcro, che è divenuto simbolo di speranza, di vita eterna, da ritrovare anche nei sepolcri del nostro quotidiano, per ritrovare il coraggio di alzare nuovamente lo sguardo per cercare e risentire la Sua presenza anche dove sembra che tutto sia spento e vuoto.

Nelle proposte che si stanno mettendo in campo nella pastorale, dalla parrocchia alla Diocesi, proviamo anche noi come Ac a sollecitare in questa Quaresima la fantasia, valorizzando i mezzi che ormai sono parte del nostro quotidiano. Da un anno a questa parte riunioni di lavoro, scuola, assemblee di condominio, incontri associativi e culturali passano dalle piattaforme informatiche e ci portano il mondo in casa. Perché non provare a rendere questi strumenti occasioni per trovarci, per condividere la preghiera con i bambini, con i ragazzi, tra famiglie? L’Ac non ci fa mancare strumenti e sussidi per accompagnarci in questo e li ritroviamo puntuali ogni anno.

Una forte sollecitazione nel cogliere il valore di questi strumenti ci viene da una richiesta giunta al Centro diocesano dalla parrocchia di S. Francesco ad Aleppo in Siria, attraverso la comunità delle suore Figlie di Maria Ausiliatrice di Pergine, che avendo utilizzato in passato i sussidi Acr, in particolare quelli per la preghiera personale, e non potendoli recuperare per l’impossibilità di venire in Italia, ci hanno chiesto se potevamo fornirglieli…
La pronta disponibilità della casa editrice Ave ci ha permesso di rispondere a questa loro richiesta.

Capita spesso che diamo per scontati questi strumenti, certo perché le opportunità non mancano (o meglio non mancavano)… Che sia questa la novità da ritrovare? Un cammino da condividere con amici sempre nuovi, da quelli del pianerottolo di casa a quanti stanno… giusto un po’ più in là, dall’altra parte del Mediterraneo, per rimetterci insieme in cammino, con le nostre storie da portare e da condividere, per ritrovarci insieme a celebrare la gioia della Pasqua.

Fabiola