3° Incontro di Quaresima Gruppo diocesano

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Data / Ora
Date(s) - giovedì 25/03/2021
20:30 - 21:30

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LA COMPASSIONE

Abbracciare”- tenere insieme, vita piena, unire (tappa 3 Sussidio ACI adulti “Da corpo a corpo”)

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PREGHIERA INIZIALE (pag 81 del sussidio)

Signore Gesù,

sul Golgota hai allargato le tue braccia per tutti,

per i potenti e per i ricchi,

per i poveri e per gli umili,

per i vincitori e per gli esaltati,

per i vinti e per gli offesi,

per i primi e per gli ultimi,

per coloro che non ti amano

e per coloro che ti rifiutano,

per chi è nel pianto

e per chi è nella gioia.

E tu non vuoi che alcuno tolga quei chiodi

perché ognuno riceva il tuo abbraccio.

Per questo,

tu sarai sulla croce

fino a quando un uomo o una donna

nascerà in questo mondo.

 

Dal Vangelo secondo Marco (15, 22-37) (pagina 84 del sussidio)

Condussero Gesù al luogo del Gòlgota, che significa “luogo del cranio”, e gli davano vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese. Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse ciò che ognuno avrebbe preso. […] Quelli che passavano di là lo insultavano, scuotendo il capo e dicendo: «Ehi, tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso scendendo dalla croce!». Così anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi, fra loro si facevano beffe di lui e dicevano: «Ha salvato altri,e non può salvare se stesso! Il Cristo, il re d’Israele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo!». E anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano.
Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Alle tre, Gesù gridò a gran voce: Eloì, Eloì, lemà sabactàni?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Ecco, chiama Elia!».Uno corse a inzuppare di aceto una spugna, la fissò su una canna e gli dava da bere, dicendo: «Aspettate, vediamo se viene Elia a farlo scendere».
Ma Gesù, dando un forte grido, spirò.

COMMENTO (dal sussidio, pag 86-88)

La Parola presenta un crocifisso che, allargando le braccia disarmato, si trasforma in abbraccio per l’umanità… è per amore che Egli è inchiodato sulla croce ed è per amore che sceglie di non scendere. Gesù abbraccia perché, senza difendersi, rimane abbracciato alla volontà del Padre. Una volontà di salvezza e di vita per tutti, che nasce da un amore totalmente disarmato.

Fratelli tutti n. 94

L’amore implica dunque qualcosa di più che una serie di azioni benefiche. Le azioni derivano da un’unione che inclina sempre più verso l’altro considerandolo prezioso, degno, gradito e bello, al di là delle apparenze fisiche o morali. L’amore all’altro per quello che è ci spinge a cercare il meglio per la sua vita. Solo coltivando questo modo di relazionarci renderemo possibile l’amicizia sociale che non esclude nessuno e la fraternità aperta a tutti.

DOMANDE
– Che emozione suscita in me il dolore innocente?
– Quando/come/dove mi sono sentito abbracciato da Gesù Cristo con la sua croce?
– Come vivo il silenzio dell’incomprensione e della solitudine?

PREGHIERA FINALE Salmo 22 (pagina 93 del sussidio)

Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Lontane dalla mia salvezza le parole del mio grido!

Mio Dio, grido di giorno e non rispondi;

di notte, e non c’è tregua per me.

In te confidarono i nostri padri,

confidarono e tu li liberasti;

a te gridarono e furono salvati,

in te confidarono e non rimasero delusi.

Sei proprio tu che mi hai tratto dal grembo,

mi hai affidato al seno di mia madre.

Non stare lontano da me,

perché l’angoscia è vicina e non c’è chi mi aiuti.

Libera dalla spada la mia vita,

dalle zampe del cane l’unico mio bene.

Lodate il Signore, voi sui fedeli,

gli dia gloria tutta la discendenza di Giacobbe,

lo tema tutta la discendenza d’Israele.

Perché egli non ha disprezzato

né disdegnato l’afflizione del povero,

il proprio volto non gli ha nascosto

ma ha ascoltato il suo grido di aiuto.