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Date(s) - giovedì 18/03/2021
20:30 - 21:30
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LA TENEREZZA
“Sfiorare” – delicatezza, rispetto, prendersi cura (tappa 2 Sussidio ACI adulti “Da corpo a corpo”)
PREGHIERA INIZIALE (pag 63 del sussidio)
Tu, o Signore,
mi hai sedotto con la tua tenerezza
perché sei un eterno innamorato di ognuno di noi
e mi ami di un amore infinitamente più grande
di quello che una madre ha per il proprio bambino.
Nel disegno della tua inaccessibile sapienza
hai voluto porre nella croce del Figlio tuo
il sigillo immortale della tua dolcezza.
Dalle ferite del Crocifisso
il tuo amore invisibile si è fatto visibile
e ha guarito le piaghe della chiusura e dell’indifferenza.
Con il dono dello Spirito
hai infiammato gli animi col fuoco dell’eterna carità.
Con la tua tenerezza, o Padre,
hai trasformato il mio cuore di pietra in cuore di carne,
perché solo l’amore è più forte della morte,
solo l’amore è il vero senso della vita,
solo l’amore mai tramonterà.
Dal Vangelo secondo Marco (10, 13-16) (pagina 68 del sussidio)
Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il Regno di Dio. In verità io vi dico: Chi non accoglie il Regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.
COMMENTO (dal sussidio, pag 70-73)
Carezze e benedizioni di Gesù sono gesti profondamente umani che aprono alla dimensione del divino: siamo creati e guariti dalla tenerezza di Dio che ci abbraccia attraverso Gesù, e siamo inviati come testimoni della sua tenerezza.
Gesù mostra un’attenzione particolare ai piccoli, perché vuole che impariamo ad avere un’analoga attenzione per quanti mancano del necessario.
I gesti di tenerezza e le parole di Gesù sono espressione di una comunicazione piena, capace di favorire l’incontro con l’altro. Nascono da un cuore che sa condividere i vissuti, le aspettative, i bisogni e le speranze.
Fratelli tutti n. 194
«Cos’è la tenerezza? È l’amore che si fa vicino e concreto. È un movimento che parte dal cuore e arriva agli occhi, alle orecchie, alle mani. […] La tenerezza è la strada che hanno percorso gli uomini e le donne più coraggiosi e forti». In mezzo all’attività politica, «i più piccoli, i più deboli, i più poveri debbono intenerirci: hanno “diritto” di prenderci l’anima e il cuore. Sì, essi sono nostri fratelli e come tali dobbiamo amarli e trattarli».
DOMANDE
– Verso chi ho uno sguardo di tenerezza che sa vedere oltre le apparenze?
– Quando ho fatto esperienza della tenerezza di Dio?
– Da cosa riconosco che il Regno, cioè Gesù stesso, è già presente nella mia vita?
PREGHIERA FINALE Salmo 131 (pagina 78 del sussidio)
Signore, non si esalta il mio cuore
né i miei occhi guardano in alto;
non vado cercando cose grandi
né meraviglie più alte di me.
Io invece resto quieto e sereno:
come un bimbo svezzato in braccio a sua madre,
come un bimbo svezzato è in me l’anima mia.
Israele attenda il Signore,
da ora e per sempre.