1° Incontro diocesano di preghiera per famiglie Acr

Mappa non disponibile

Data / Ora
Date(s) - mercoledì 24/02/2021
20:30 - 21:00

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L’Acr diocesana ha organizzato degli incontri online per le famiglie e i ragazzi in preparazione alla Pasqua. Questi incontri si terranno ogni mercoledì dalle 20:30 alle 21.00 sulla piattaforma Meet. Leggeremo il Vangelo della domenica successiva (dal sussidio Acr 2021 “Chi cerchi?“) con un commento e una breve attività. Vi aspettiamo mercoledì!!

Alessandro, Marco e Silvia

 

2° Domenica di Quaresima: NELLA NUBE SUL MONTE

Dal Vangelo secondo Marco (9,2-10)

Dopo sei giorni, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli. Si trasfigurò davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e discorrevano con Gesù. Prendendo allora la parola, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi stare qui; facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia!». Non sapeva infatti che cosa dire, poiché erano stati presi dallo spavento. Poi si formò una nube che li avvolse nell’ombra e uscì una voce dalla nube: «Questi è il Figlio mio prediletto; ascoltatelo!». E subito guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risuscitato dai morti. Ed essi tennero per sé la cosa, domandandosi però che cosa volesse dire risuscitare dai morti.

Commento

È quasi un itinerario geografico quello che la Quaresima ci fa percorrere. La prima domenica eravamo nel deserto; in questa seconda siamo su un monte: dal deserto alla montagna.
Forse sul monte ci sentiamo un po’ più sicuri. Gesù si trova bene in entrambi i luoghi; per lui anche il monte, come il deserto, è il luogo dell’incontro con Dio che parla. Il monte, infatti, indica salita e quindi avvicinamento al Cielo, a Dio. Il Tabor sul quale avviene la Trasfigurazione, un anticipo della Pasqua, non è un monte alto. È poco più di una collina, ma con una vista splendida sulla pianura di Esdrelon.
Gesù va su quel monte per ascoltare la Parola di Dio, per stare in comunione con il Padre. Gesù è in compagnia di  Mosè ed Elia, che rappresentano la Legge e i Profeti, ma è soprattutto con il Padre suo. Egli è lì per prendere un  orientamento decisivo, per confermarsi in quelle decisioni e in quelle scelte, maturate dopo il Battesimo, e ormai diventate operative sulle vie di ogni giorno, che lo conducono a Gerusalemme per la sua Pasqua.
Anche per noi la Quaresima è tempo di scelte, a volte faticose: cosa vuole Dio da me? È chiesto anche a noi, ogni tanto, di staccarci dalla vita, dalle vicende quotidiane. Ci è chiesto di salire su in alto per vedere le cose da una  prospettiva più alta, dalla prospettiva di Dio. Sempre attenti a non comportarci come Pietro, a voler comandare al Signore; ma mettendoci nella giusta disposizione, quella dell’ascolto.

Ci è chiesto poi di scendere dal monte, per annunciare nella valle che Dio è con noi e non ci lascia soli, che non tutto è oscurità e tenebra, che c’è una luce all’orizzonte. Generalmente nel nostro modo di pensare l’immagine della nube, delle nuvole, è qualcosa di negativo, indica pioggia, oscurità, mancanza di sole. Solo in certi momenti di sole cocente fa piacere una nuvoletta che regala un po’ d’ombra. Per la mentalità biblica invece la nube è qualcosa di positivo, è un segno di bene: di acqua che in quelle terre è preziosa, di riparo dal sole che nel deserto spacca le pietre; ma è soprattutto simbolo di salvezza, di qualcosa di desiderato, di qualcosa che si spera. Il libro dell’Esodo (13, 21-22) ci parla della nube, come segno della presenza di Dio, che guida e difende il suo popolo.
Così nel brano della Trasfigurazione il Padre si rende presente in quella nube e da essa rivolge la sua parola e fa sentire la sua presenza. Non è una nube di nebbia, di oscurità, di non conoscenza; è la nube della verità, della luce, della presenza di Dio.