Ho pensato a Giuseppe l’altro giorno, quando Erri De Luca, all’ombra delle Torri del Vajolet, raccontava di come vita vera sia quella di chi sa stare dentro la storia, accanto all’Uomo.
Dopo Piergiorgio e Chiara, è stato Giuseppe Toniolo ad completare la via della santità. Belli i due libri che parlano di lui conservati nella nostra Biblioteca diocesana. “L’economista di Dio” e “Voglio farmi santo”, entrambi curati da Domenico Sorrentino.
In questi mesi in varie occasioni si è parlato di Toniolo: vale la pena, ora, lasciar parlare lui, la sua storia, la sua vita grazie agli scritti del “professore”. E i due libri si fondano proprio su questa ricchezza di fonti.
Fonti legate alla sua professione, alla sua passione per l’economia e la società e la persona umana, ma anche alla sua vita privata e ai suoi affetti. Scritti che in alcuni casi fanno rabbrividire perché ci rendiamo conto che alcuni di quei pensieri sono anche nostri pensieri.
Alla fidanzata scrive “Il mio affetto deve gradatamente e quasi inavvertitamente insinuarsi nell’animo tuo, e porvisi accanto agli altri, senza escluderne alcuno, ed anzi, accendendoli tutti.” E al figlio nel giorno della laurea scrive “Gli studi diverranno dunque la tua professione. [..] ma vecchio di anni, non ancora di spirito, ti dico che per gli studi non devi dimenticare i problemi della vita pratica, in ispecie quelli sociali”. Certo, i testi ricalcano per stile e mentalità la cultura dell’Italia tra il 1845 e il 1918. Ma la profondità e l’attualità dei contenuti è tale che la fatica è presto dimenticata.
Ci sono poi alcuni passi che mettono a nudo la sua fede che è allo stesso tempo radicata nella storia e appesa alla Provvidenza; uno per tutti la sua regola di vita. Una regola invocata, pregata, condivisa e assunta che riguarda ogni ambito del quotidiano. Quello spirituale, ovviamente, ma anche la famiglia, gli amici, la salute fisica, le attività di professore sacrificando gusti personali e curiosità per “non cercare di adempiere in essi la volontà del Signore e dirigere, invece, tutte le fatiche al bene dell’anima mia e degli altri e alla gloria del Signore.”
Eccolo qui, un altro uomo che ha saputo stare dentro la storia: Toniolo ha vissuto nel suo tempo, standoci dentro e, proprio perché fedele alla sua vocazione di professore, marito, padre, uomo, ha aiutato l’umanità a fare un piccolo passo avanti.
Facile essere santi, no?