Sei autori, sei facce di un dado, un tema da sviscerare. Il tema: l’essere laici oggi, le facce: dall’essere laici in teoria a farsi missionari nell’oggi della storia. Gli autori: Diotallevi, Miano, Soncini, Lanfranchi, Triani e Monaco.
Questi gli ingredienti di un agile volume, Vivere il Vangelo oggi – per un profilo del laico di Azione cattolica” dell’Editrice In dialogo. Scritto nel 2005 raccoglie i contributi che hanno guidato la riflessione dei responsabili associativi dell’Ac Ambrosiana in quegli anni.
Mi ha fatto riflettere come tutti gli interventi propongano un laico “in uscita” secondo un termine oggi molto utilizzato. Un laico che radicato in Gesù, arricchito dalla presenza della comunità parrocchiale, sostenuto dall’esperienza formativa che l’associazione gli offre, si apre al mondo.
E’ proprio dei laici, – dice la Lumen Gentium – cercare il Regno di Dio trattando le cose temporali, ordinandole secondo Dio. Ed è il luogo in cui vive quello in cui il laico compie quest’opera, dove il laico si santifica. Franco Monaco, nel suo intervento, propone anche un fondamento teologico a questo impegno richiestoci: se il mondo creato è degno di essere salvato da Dio, quanto più sarà meritevole della nostra dedizione!
Nei vari interventi si riconoscono anche spunti operativi: come vivere questa missionarietà? Oltre ai già citati sostegni della Parola e della comunità è fondamentale che il singolo elabori una sua regola. Sì, la famosa regola spirituale: per una maggiore presa di coscienza personale del cammino di fede, per trovare un equilibrio tra crescita personale e proposta di gruppo. Perché per essere interiormente solidi serve il sostegno di una regola che aiuti a vivere secondo lo Spirito, nell’Amore di Dio.
E così, questo cammino personale non potrà non sfociare, lo sappiamo già per esperienza personale e di gruppo, nell’impegno secolare, occupandoci delle cose temporali. Un impegno che, centrato sulla Parola di Gesù, si concretizzerà in una presenza competente capace anche di mediazione, nel discernimento, nel dialogo, nel realismo aperto alla speranza, nella responsabilità di riflettere su temi importanti e nuovi.
Il percorso è tracciato. E’ tempo di uscire!