Vita d’autore e #viaggiando – proposte di lettura

affinati

Anche la letteratura fornisce materiale per un confronto formativo. Mettere insieme e confrontare le emozioni, le riflessioni e anche il piacere suscitato dalla lettura di un testo aiuta tutto il gruppo, anche coloro che non hanno letto il libro, a esprimere le proprie opinioni, a intervenire, ad essere parte attiva di una riflessione o di un dibattito” da Vita d’autore, percorso formativo per gruppi adulti 2014-2015.

Gesù ha scelto di costruire una comunità: non possiamo pensare di diventare discepoli e allo stesso tempo vivere la fede da soli. Il discepolo è invitato a curare la sua dimensione interiore, a scoprire la differenza tra interiorità e intimismo e a non irrigidirsi nei ruoli ma sapersi tuffare nelle relazioni per vivere l’esperienza della comunità.

Questo realizza Eraldo Affinati. Solo questo: un adulto che con responsabilità prende in carico lo sguardo di altri, di ragazzi che sognano di sfuggire a guerra, povertà e miseria. “C’è un’opera umana da compiere” recita l’epigrafe del libro. E l’opera da compiere è proprio il diventare umani, insieme. Il libro, posto come proposta di lettura nella tappa contempl-attivi è “La città dei ragazzi”, E. Affinati ed. Mondadori, 2008

E’ ancora Affinati che fa da legame tra un cammino giunto alla meta, quello del 2014/2015 “Vita d’autore” e un altro che si apre, intitolato “#viaggiando” per il 2015/2016.

La nuova proposta formativa che nei prossimi mesi andremo a srotolare intitola la prima tappa, “l’incontro che stupisce” e propone la lettura del libro di Affinati “Vita di vita” edito da Mondadori nel 2014.

Dopo aver incontrato i ragazzi della sua città Affinati si ferma sulla storia di uno di questi. Questo libro racconta, infatti di un viaggio attraverso la periferia di una grande città fuori controllo, verso il villaggio lontano in cui una donna attende fiduciosa. Il viaggio permette all’autore di riflettere su se stesso: “Cosa vuol dire essere un insegnante? Mettere in grado chi hai di fronte di ascoltare la voce del suo maestro interiore. Ricucire gli strappi, censire le cause dei conflitti. Versare acqua sulla spugna secca…”

Come nell’incontro tra Maria ed Elisabetta, icona di questa prima tappa, ogni incontro con l’altro ha il potere di stupire: ascoltando il racconto dell’altro scopriamo noi stessi e, anche da adulti, continuiamo a crescere in umanità e fede.

E’ ora di mettersi in #viaggio!