dalla rubrica “Sguardi” di Camminiamo insieme febbraio 2022
Pensando al tema associativo dell’Acr e all’arte del (ri)cucire la Pace, abbiamo intervistato una sarta, scoprendo simmetrie tra le abilità artigianali e la cura delle relazioni.
Cosa ti chiedono le persone?
Principalmente hanno bisogno di aggiustare i vestiti usati (quelli di uso comune o quelli per occasioni particolari) a cui tengono per legame affettivo o perchè se li sentono bene addosso, sono comodi e spiace buttarli.
Spesso mi chiedono di adattare quelli comprati, perchè non sono esattamente della misura giusta (soprattutto se comperati su internet).
A volte chiedono un abito nuovo per un’occasione particolare.
Quali modifiche fai?
Nella maggior parte dei casi serve stringere o accorciare; può essere complicato allargare, perché il vestito prodotto in serie a basso costo non ha quasi mai tessuto in eccesso. Nel caso di un vestito elegante, non sempre è possibile adattarlo.
E il rammendo?
Non immagini cosa mi portano da aggiustare… non sempre sono vestiti seminuovi strappati o a cui cambiare una cerniera: a volte il tessuto è già logoro e ricucire non avrebbe senso, perché inevitabilmente si strapperà da un’altra parte. Bisogna trovare la soluzione migliore e adattare l’idea alle possibilità concrete, non sempre è possibile recuperare!
Se metto una toppa o un inserto, in base all’età, ai gusti, al tipo di vestito e al suo uso (da lavoro, da cerimonia, sportivo) può essere nascosta, invisibile, uguale alla stoffa originale (soprattutto nei capi eleganti); oppure la toppa può essere evidente… portando un pizzico di bellezza in più proprio perché è completamente diversa dalla stoffa originale.
Cosa significa “su misura”?
Significa che lo indossi come una seconda pelle: è confortevole, comodo, si indossa con piacere, si sfoggia. Le persone vogliono vedersi più belle, a posto. Magari hanno una taglia conformata (non regolare) e desiderano un abito che cada bene.
Chi sceglie di farsi fare un vestito?
Chi può permetterselo, perché ha un costo. Chi ha l’occasione di sfoggiarlo in un’occasione particolare. Chi apprezza un vestito fatto su misura, la cura dei particolari e l’originalità del pezzo unico.
Come si fa un vestito?
Prima prendo le misure, poi disegno il cartamodello; se serve, bagno il pezzo di stoffa intero, poi taglio e imbastisco; cucio, modifico anche più volte (serve provarlo, anche più volte; serve pazienza e saper attendere) e faccio le rifiniture; alla fine, stiro per dare la piega giusta.
Fare un vestito su misura non è facile: bisogna saper consigliare un modello che valorizzi la figura e allo stesso tempo andare incontro ai gusti della persona, anche se sceglie un modello che non è adatto… è importante ascoltare bene le richieste e trovare la soluzione migliore; a volte il risultato finale non soddisfa la sarta, ma piace al cliente.
Parlando di Intrecci di Vita… guarda la raccolta di immagini sul tema “Intrecci” che ha abbellito la copertina di Camminiamo Insieme febbraio 2022