Strumenti per la vita spirituale

Ancora vita spirituale, ancora strumenti per realizzarla in pienezza, nella semplicità del quotidiano di ognuno. Questo il fulcro del nuovo libretto che l’Azione cattolica ha editato, proseguendo il cammino che è iniziato con l’avvio delle proposte di spiritualità a Casa San Girolamo di Spello, casa che fu dimora di Carlo Carretto.

Il libro Il terzo volume della collana “I quaderni di San Girolamo” [ed. AVE, 2019] altro non è che un mini manuale su come ognuno, nell’età della vita che adesso vive, nelle dinamiche della vita che ora lo coinvolgono, può provare a fare suo. Gli strumenti sono quelli semplici di carta, penna, Parola, silenzio e confronto. La carta e la penna e il taccuino ai quali è dedicato un intero capitolo potrebbero sembrare demodé. Eppure… fermarsi e annotare, darsi il tempo per sostare sugli avvenimenti è ancora l’unico modo perché la vita non scorra semplicemente via. Carta e penna e taccuino rappresentano quindi il monito, da attuare come ognuno può (app e tablet possono essere perfetti a questo scopo!): fissare, fermare, memorizzare quelle situazioni in cui la vita ci fa sussultare, per il bene e il bello che si riceve, che si dona, per le fatiche che si fanno, nelle relazioni, nella vita di fede, nell’esperienza del crescere dei giovani come quello degli adulti. È da questi piccoli tratti quotidiani che, alla luce della Parola, con l’aiuto di persone amiche e illuminate, si potrà recuperare il filo rosso della vita in Gesù. Quel filo rosso che ha come parametri l’amore per gli altri e l’ascolto della Parola di Dio. È l’ultimo capitolo del libro che riprende con semplicità il valore del confronto con persone che vivono in dialogo vero con il Signore Gesù, siano essi laici, consacrati, celibi o sposati. Unico requisito: essere in Gesù per aiutare, nel colloquio, a mantenere la rotta e ritrovare la strada che le vicende della vita a volte nascondono alla vista. Il colloquio, alla fine, è un ascolto, dice l’autore. Perché non c’è nulla da dirigere, c’è solo da aiutare a vedere, ad andare nel profondo, ad osservare meglio, ad affinare lo sguardo con il filtro della fede: con gli occhi di chi si sente amato. È un libro che assicura lavoro a tutti: accompagnati e accompagnatori, forse scambiandosi anche in qualche occasione le parti per lasciarsi amare e amare nella semplicità che impone l’aiutarsi a vivere tra fratelli e sorelle.