Sotto la spinta delle parole che Papa Francesco rivolge ai fedeli cristiani in occasione della Giornata Mondiale della Pace del 1° gennaio, anche quest’anno l’Ac vuole farsi portavoce di un messaggio di pace che attraversi il tempo e lo spazio e proclami l’inutilità della guerra, che racconti della bellezza di un mondo senza guerre, che aiuti l’umanità a guardare a se stessa per scorgere quei barlumi di bellezza che nemmeno il più orribile dei mali potrà mettere a tacere, e che hanno il nome di solidarietà, voglia di vivere, aiuto umanitario, progetto di solidarietà.
L’Ac consegna allora una nuova “iniziativa” di pace, un nuovo impegno di sensibilizzazione nei confronti di quanti abitano le nostre città, le nostre periferie, i nostri spazi di socialità perché la tensione alla pace non resti solo un semplice proclama ma un’attività concreta da sperimentare sul campo con gesti concreti che partano dalle piccole azioni quotidiane e si allarghino a uno sforzo più grande di sostegno e accompagnamento di quanto vivono ancora situazioni di guerra, di fuga e cercano rifugio nelle nostre case e nelle nostre storie.
Il progetto di solidarietà: accanto a Terre des Hommes (la federazione internazionale impegnata nella difesa dei diritti dei bambini e nella promozione di uno sviluppo equo), l’Ac sostiene un intervento in Iraq (governatorato di Erbil), a sostegno dei piccoli rifugiati, circa 200 bambini e ragazzi con disabilità fisiche e/o mentali dai 4 ai 17 anni, provenienti da gruppi etnici e situazioni diverse (kurdi iracheni, siriani e arabi iracheni). Il gadget Acr di quest’anno: le cornici magnetiche, strumento per mettere in mostra la bellezza e la verità presenti nel mondo (costo 5€). Il gadget sarà disponibile alla Giornata Diocesana Unitaria domenica 28 gennaio presso il seminario di Trento.
L’invito del Vangelo dell’anno ad avere “sguardo attento e cuore aperto” si traduce, durante il Mese della Pace, nell’impegno da parte di tutti gli associati a guardare alla realtà che li circonda e, in una prospettiva allargata, a quella mondiale con l’occhio di chi si fa attento ai bisogni – soprattutto il bisogno di pace – e, nel contempo, riesce a scorgere il bene, il bello laddove esso si manifesta.
Per gli adulti, il Mese della Pace è un’importante occasione per riflettere, progettare, costruire nuove alleanze che superino gli egoismi e le solitudini. Per i giovani si tratta di guardare con occhi nuovi la città che abitiamo, le relazioni che danno pienezza alla nostra vita, un abbraccio dato in un momento di sconforto. Ai ragazzi dell’Acr è chiesto di osservare la realtà che li circonda con uno sguardo attento, esercitandosi a mettere in luce la bellezza della pace.
La Presidenza nazionale