Quella notte ad Efeso – Lettera a Maria

quella notte ad efesoVederci chiaro, vedersi dentro, vedere oltre.

Il triplice invito a vedere viene da un libretto di don Tonino Bello [1935-1993], già vescovo di Molfetta e direttore di Pax C

hristi.

Il breve scritto è costruito attorno ad un dialogo con Maria, incontrata ad Efeso, nella casa in cui vive con Giovanni. L’attesa del discepolo offre il tempo per condividere ricordi, eventi, parole, fatti della vita di Gesù. Ma soprattutto pe

rmette di ripensare all’esperienza di Tommaso, Pietro e Giovanni sotto una luce nuova. Lo sguardo della Madre ci aiuta a vedere. Lei che ha saputo rimeditare – rivedere – le grandi cose compiute dall’Onnipotente ci accompagna, grazie alla narrazione coinvolgente, in un itinerario che rilegge, sull’esperienza dei discepoli, le vicende di ogni uomo e dell’umanità.

Per vedere chiaro. E’ la fatica di Tommaso: fidarsi di ciò che gli raccontano sia accaduto. Don Tonino legge questa sete nella mancanza di fiducia che oggi viviamo nei confronti del prossimo, delle istituzioni, della giustizia. Come non condividere la quotidiana richiesta di trasparenza, di chiarezza, di sincerità per le vicende che accadono attorno a noi?

Per vedersi dentro. E’ lo sforzo di Pietro. E’ la conquista dopo il tradimento. E’ la rinascita dopo il canto del gallo. Vedersi dentro è fare i conti con la vergogna, il limite, la finitezza. Ma, dice don Tonino, “a differenza di Pietro, non ci decidiamo ad abbandonare il cortile dell’ipocrisia per affidare alla notte i nostri lamenti. Che smania di cose vere, però, ci brucia dentro! Che voglia di trasparenza!”

Canterà un gallo anche per noi?

Per vedere oltre. E’ la missione di Giovanni. “Scavalcare il muro d’ombra di ciò che appare, per cogliere l’intimità di ciò che avviene nel profondo delle cose. Incalzare l’ulteriorità della persona che ti sta dinanzi, per intuirne il mistero. Superare il banco di nebbia degli avvenimenti per capirne le linee di tendenza e afferrarne il senso definitivo.”

Vedere oltre è ritrovare il senso della vita.

E’ ora: ripuliamo gli occhiali e apriamo bene gli occhi.