Quando c’è in gioco il bene

Un gioco di squadra, quello della famiglia, a cui tutti, a diverse età e con vari ruoli, abbiamo preso parte. Stiamo giocando consapevoli che in palio c’è il Bene… e non solo il nostro?

L’autore della raccolta di commenti e riflessioni “Quando c’è in gioco il bene. Crescere come famiglia in ascolto della scrittura” è Luca Diliberto [AVE, 2012], che, a partire dai legami familiari che ben conosciamo, rilegge il  nostro essere famiglia alla luce della Parola. Un quasi-manuale per la preghiera e la meditazione in famiglia in cui i diversi ruoli – quello del padre, della sorella, degli sposi – e le diverse situazioni di dolore, di perdita, di fatica o di gioia vengono rilette a partire da un brano ad hoc della Parola di Dio. Segue un commento e una riflessione di attualizzazione che prova a far emergere uno sguardo che permetta di cogliere un’angolatura nuova  per questioni note e antiche. L’immediatezza dei concetti espressi dall’autore è l’elemento portante: sedici capitoletti in 100 pagine e ogni capitolo è accompagnato anche da un dipinto che permette un ulteriore approfondimento artistico della Parola letta. Ancora una volta l’invito a incontrare la Scrittura rileggendo la vita permette a ognuno di ritornare alla realtà, in questo caso della vita familiare, consapevole che Dio non smette mai, anche in mezzo alle disfatte più evidenti, di incarnarsi nei nostri quotidiani desideri di cura, di felicità, di affetto: di Bene. Nulla di originale, quindi, in questa pubblicazione dedicata alle famiglie. Solo l’invito,  ancora un volta, a non vivere come abitudine il “punto” al quale si è arrivati nella propria dinamica familiare. Solo se i giocatori continuano a partecipare attivamente alla partita la squadra avrà delle possibilità. E il confronto frequente con la Parola, che permetterà di mettere a fuoco che le fatiche del quotidiano fanno parte del gioco, rientrano  nella dinamica della complessità della vita personale e della squadra-famiglia. Lì, nella Parola c’è la regola del gioco, in cui trovare senso e coraggio per vivere, ogni giorno, gli alti e bassi, le lacrime e i sorrisi dell’essere sorelle e fratelli, sposi, figli e genitori.