Obbedire è meglio – Costanza Miriano

images“Quando invece decido di seguire l’onda delle giornate senza opporre resistenza, allora è una grazia. Perchè quello dell’obbedienza – l’obbedienza alla vita, alla nostra realtà – deve essere un ballo, sennò perdiamo la parte migliore.” [pg. 27]

Questo il sogno dell’autrice, moglie, mamma, lavoratrice, che in questo libro, racconta, a partire da sé e dalla sua famiglia, un marito e quattro figli, di come i passi importanti della vita siano preceduti da scelte a volte difficili, da atti di fiducia o di obbedienza. Il libro è un diario vivace, simile a quello che molte donne potrebbero scrivere raccontando la loro esperienza.
Narra degli incontri dell’autrice con persone che, per il loro modo di vivere, di affrontare la vita, il ripetitivo quotidiano o i dolori laceranti delle tragedie domestiche, le sono sembrati così speciali da invitarli ad entrare nella sfera delle sue amicizie, quelle che si spingono alla condivisione spirituale di gioie e fatiche del vivere di ogni giorno. E così, tratteggiando le vita di queste persone, normalmente speciali (Sara, segretaria, Francesca Romana, responsabile del pronto soccorso, Lucia, moglie lasciata, Angelo, marito lasciato, Guido, marito dell’autrice…) Costanza ci rivela il valore insostituibile di un’amicizia centrata in Gesù, Amico vero.
Ci testimonia anche il valore esistenziale che hanno le relazioni, fatte crescere anche all’interno di una vita matrimoniale, fatte di persone amiche che sanno dire, ascoltare, abbracciare, stare accanto .. accompagnare per mostrare un Oltre di speranza, rispetto a fatiche e disperazioni che attanagliano l’oggi. Sostiene, infine, che siamo fatti per il presente, che il passato del “se avessi fatto..” e il futuro del “farò, cambierò, migliorerò..” sono tentazioni diaboliche.
E’ l’oggi il tempo che ci è dato, da vivere qui ed ora, in questo lavoro, in questa famiglia, con questo marito e questi figli. Aggiunge inoltre che “per colorare il suo disegno sulla terra Dio non ha bisogno delle nostre grandi opere, ma della nostra arrendevolezza, del nostro fidarci di lui, della capacità di vederlo in ogni cosa, nella fila all’INPS e nel posto a sedere che non c’è, nella telefonata che vorremmo e non arriva, e in quella parola desiderata che finalmente viene. .. Tutto parte dalla consapevolezza di essere amata, quando hai capito quello è fatta. Cominci a fare spazio a Dio.”

E se sarà una coppia a percorrere questo cammino sarà più facile ritrovarsi insieme a costruire un futuro di amore in obbedienza reciproca.

Roberta Villa