Nella Parola l’alfabeto del quotidiano

Nella Parola l’alfabeto del quotidiano

Tracce sul “primato della vita” per rileggere il qui e ora dell’esistenza di ognuno di noi attraverso la filigrana della Sacra Scrittura.

“Nella Parola l’alfabeto del quotidiano” [AVE, 2017] raccoglie undici contributi offerti da autori vari che in questi anni hanno avuto un ruolo di responsabilità nel percorso associativo a livello nazionale e che, a partire dalle loro personali competenze, dicono il primato della vita. Queste riflessioni, anche se non nuove alla nostra storia associativa, provano a ricentrarci attorno all’invito che papa Francesco offre a tutti i battezzati: riconoscere il primato della realtà rispetto all’idea. E così la realtà “vita” viene letta, tradotta e coniugata rispetto all’idea irreale che tendiamo talvolta a darle. Tra i vari interventi, che spaziano dallo spirituale all’associativo, dal sociale al filosofico, uno spunto interessante l’ho trovato nell’intervento, di tipo più psicologico, di Maria Grazia Vergari, Vicepresidente nazionale del Settore Adulti, che sviluppa il tema dell’intelligenza emotiva. L’autrice propone di «esercitarsi nell’autoconsapevolezza, ascoltando il proprio corpo, imparando a leggerne i messaggi; esercitarsi a riconoscere un sentimento, un pensiero, un’emozione nel momento in cui si presenta. Imparare allo stesso tempo a rispettare e a mettere in parola il mondo dei sentimenti e delle emozioni, esercitarsi nell’arte della calma e del confortare se stessi, per non farsi trascinare dagli impulsi emotivi». Continua sostenendo che «chi sa ascoltare il proprio mondo interiore è anche realmente capace di empatia, sa riconoscere e rispettare i sentimenti degli altri a partire dalla capacità di accogliere i propri; sa gestire le relazioni con le persone e trattare con efficacia i conflitti e i problemi comunicativi e relazionali con gli altri». Educare al primato della vita, obiettivo non solo associativo ma di ogni percorso di crescita, significa allora sostenere le persone a stare dentro l’esperienza, a rileggerla alla luce del passato per dare nuovo slancio al futuro. Un viaggio da realizzare e non da idealizzare, in cui lo stile della scelta esperienziale che l’Associazione propone diventa opportunità di tirocinio e occasione di continua crescita per ognuno.