Marianella García Villas: avvocata dei poveri, difensore degli oppressi, voce dei perseguitati e degli scomparsi

Marianella_Garcia_medUn libro, questo mese, di cui ho sentito raccontare a Terzolas, ad una serata del Convegno dell’Associazione Rosa Bianca. Ne parlavano l’autore, Anselmo Palini e Raniero La Valle che ne ha curato la prefazione e ha conosciuto in prima persona la protagonista.

Questa la presentazione tratta dal sito AVE: «Questo libro ripercorre, con grande partecipazione emotiva e con sapiente penetrazione di fatti e circostanze, la vicenda umana, politica e religiosa di Marianella Garcia Villas, avvocata dei poveri e sorella degli oppressi, uccisa a trentaquattro anni in El Salvador (dalla prefazione di Raniero La Valle). Le sue indagini e le sue precise denunce, presentate in qualità di presidente della Commissione per i diritti umani, erano inaccettabili per la giunta militare al potere. Pertanto, come accaduto tre anni prima per monsignor Oscar Romero, con il quale aveva a lungo collaborato per difendere i diritti del proprio popolo, la sua voce venne messa a tacere per sempre. Candidata da più parti al Premio Nobel per la pace, Marianella aveva appreso da monsignor Romero la lezione della nonviolenza, della denuncia coraggiosa e intransigente ma disarmata. Il libro intende sottrarre all’oblio il sacrificio di Marianella e ravvivare la memoria di questa martire della giustizia e della pace.»

La capacità di trasformare in parole, immagini, voce sonante la sorte delle persone oltraggiate dal regime, rende Marianella icona dell’Uomo e della Donna che vive nel suo tempo a testa alta. Che non si rassegna davanti alle ingiustizie, anche quando queste colpiscono nell’intimo. Marianella ha lottato. E’ vero, proprio per questo ha anche perso la vita. Ma noi, come scriveva Paolo Giuntella commentando la sua morte avvenuta il 13 marzo 1983, siamo certi che il seme caduto darà i suoi frutti, consapevoli che i tempi di Dio non sono i nostri. Anche grazie a lei, al suo coinvolgimento estremo e a quello di molti altri martiri, le cose poi sono cambiate.

A questo proposito mi sono annotata una frase dell’intervento a Terzolas di Raniero La Valle “Non possiamo deporre l’assillo di ciò che oggi si può sperare di ottenere”.

Questo, solo questo ha fatto Marianella.