Dalla Patris Corde l’invito a riscoprire un bel libro, che racconta in modo semplice ed avvincente il «romanzo» di Giuseppe
Con la Lettera Apostolica dedicata a San Giuseppe Papa Francesco ha aperto prospettive inedite, restituendoci tutto lo spessore umano e spirituale di quest’uomo: i Vangeli raccontano poco di Giuseppe, ma abbastanza per capire quale padre sia stato e quale capacità abbia avuto di mettersi in ascolto del Signore, con semplicità e fiducia. Lo scopriamo così sposo accogliente, anche quando non tutti gli avvenimenti sono facilmente comprensibili; lavoratore capace e custode coraggioso di Maria e Gesù, nelle alterne vicende della loro vita familiare; padre di grande tenerezza per quel bambino che gli è affidato e che cresce alla sua scuola. Non poteva mancare, in questo percorso, il riferimento ad un libro molto significativo, scritto verso la fine degli anni ’70 da un grande autore polacco, Jan Dobraczyński che si intitola L’ombra del Padre ed è il tentativo di ricostruire in forma romanzata la storia di Giuseppe, che ha accettato di essere l’ombra sulla terra del Padre Celeste, di custodire Gesù, senza mai stancarsi di seguire i suoi passi.
Ma la storia inizia da lontano.
Giuseppe è prima di tutto un giovane serio, stimato, fedele alla preghiera in sinagoga, sempre animato dall’amore per le persone più deboli e fragili. Il giorno in cui incontra Miriam a Nazaret, al pozzo, sente di essere pronto a costruire la sua famiglia: si innamora di questa giovane donna, di cui coglie subito «qualcosa di simile alla maturità, come una pienezza di vita nascosta» (p.73). Presto però viene il tempo delle incertezze: nel suo cuore vi è un profondo e vero amore per la sua sposa, ma accanto a questo sentimento si affacciano dubbi su quanto gli sta accadendo. E ancora, egli ama teneramente il figlio che Miriam dà alla luce, ma gli è difficile comprendere fino in fondo il compito che Dio gli ha affidato. Il suo è un cammino sempre in salita, un autentico percorso di fede lungo il quale è combattuto fra i suoi desideri umani più sinceri e l’imprevedibile richiesta di Dio. In questa tensione continua egli matura la propria fede, superando i dubbi con l’esercizio di un amore fedele, totale e disinteressato: verso il Signore, innanzitutto, e verso Maria sua sposa.
Dobraczynski narra questa delicata vicenda con rigorosa precisione storica, utilizzando come fonti la Scrittura, testi apocrifi e materiale letterario appartenente a diverse tradizioni, e la colloca sullo sfondo dell’ambiente sociale, politico e religioso di quel tempo, complesso e ambivalente, molto ben descritto.
In questo speciale Anno dedicato a San Giuseppe è davvero la lettura giusta da mettere in programma.