Libri per ragazzi

Cugini lontani, preghiere per la casa e …angeli di famiglia: iniziamo l’anno associativo con una attenzione speciale al mondo dei ragazzi.

Questi quattro titoli sono dedicati a loro e alle persone che gli sono accanto nel cammino di crescita. “La cuginetta che viene da lontano” di Giorgia Cozza, “Oggi preghiamo in casa?” di Eugenio e Chiara Guggi, “L’angelo della famiglia” di Maria Stella Battaglia, “Ascoltare e Celebrare” a cura di Borrelli, di Perna, Reineri.

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Si parte con le istruzioni per l’uso dei primi due testi: uno legato all’esperienza dell’adozione e uno che mette in risalto come la casa, in ogni suo luogo possa creare occasione di preghiera e di condivisione.

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L’angelo della famiglia, invece, assomiglia più ad un romanzo, narrato ai piccoli, utile anche a papà e mamme. La storia è semplice: Dio manda un angelo in ogni famiglia per aiutare le persone a tirare fuori quell’amore che a volte si dimenticano di possedere. E anche l’impresa di Limpido, l’angelo affidato alla famiglia Belli non sarà facile. Ma quando si impara ad ascoltare il cuore, e questa è una delle cose che ogni angelo se insegnare divinamente, anche i bronci si sciolgono e le occasioni di confronto e rappacificazione sono presto trovate. Missione compiuta, quindi per Limpido e i suoi colleghi, che promettono che rimarranno sempre a vegliare su ogni famiglia dove ci sia bisogno di far venire allo scoperto l’amore che vi circola.

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Infine un testo che riprende un convegno per gli educatori ACR con tema la Parola di Dio e la Liturgia. L’invito qui, è quello di essere educatori capaci di coinvolgere i ragazzi in questi ambiti con tutte le loro potenzialità dato che “Nel suo grande amore, Dio parla agli uomini come ad amici e si intrattiene con essi” (DV, 2) Parola e Liturgia altro non sono che il colloquio che instauriamo con Dio. E proprio questa consapevolezza ci impone una cura speciale cura quando le prepariamo e le viviamo perché nessuno si senta troppo piccolo o inadeguato. E’ necessario un accompagnamento personale fatto di pazienza e costanza perché anche i ragazzi, chiamati a vivere l’esperienza dell’incontro con il Signore, scoprano che la Parola da cui partire, per giovani ed anziani, è sempre la stessa ma poi ogni persona è chiamata a consolidare questo incontro in un modo unico e irripetibile nelle pieghe della sua vita.