Nella prolusione con cui il Cardinale Angelo Bagnasco ha aperto i lavori del Consiglio Permanente della Cei (in corso a Roma dal 26 al 28 settembre) il presidente della CEI parla del dramma del sisma, sottolineando che “sui volti delle popolazioni colpite brilla anche la fierezza umile e discreta della fede” e che “tanti – operatori della Protezione Civile, volontari, membri di associazioni – con semplicità danno al Paese una testimonianza, vorremmo dire una lezione, di incomparabile valore”.
Ringrazia il Signore per le gioie portate dall’estate appena trascorsa: “per le attività dei campi estivi”, “per i tempi di ristoro, di preghiera e amicizia, per tante famiglie che ritrovano spazi più distesi per sé, i figli, la comunità”; per l’instancabile ministero di Papa Francesco, per la GMG, per la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta e per il Congresso Nazionale Eucaristico.
Sottolinea la “sfida europea” della povertà che bussa ai nostri confini, auspicando un ritorno alla coscienza culturale e morale che aveva guidato i fondatori dell’Unione Europea.
Tratteggia con parole efficaci la crisi economica italiana e la necessità di sostenere l’inviolabilità della vita umana e il diritto alle cure sanitarie.
In merito al referendum afferma che “Il Paese è atteso per un importante appuntamento, il Referendum sulla Costituzione. Come sempre, quando i cittadini sono chiamati ad esprimersi esercitando la propria sovranità, il nostro invito è di informarsi personalmente, al fine di avere chiari tutti gli elementi di giudizio circa la posta in gioco e le sue durature conseguenze”.
"Per tutto vogliamo ringraziare il Signore, che – servendosi anche delle nostre persone – lavora nelle anime perché cresca il mondo nuovo, il Regno del Padre. Questo mondo nuovo, fatto di fede e di bontà, è grande e vivace nonostante prove e apparenze contrarie. Siamo certi – e lo affermiamo con gratitudine – che dal cielo il nostro caro Confratello, S.E. Mons. Mansueto Bianchi, Assistente Generale dell’A.C., continuerà ad accompagnare con preghiera e amore il cammino pastorale della nostra Chiesa".