E’ il libro edito dall’Editrice AVE nell’aprile 2014, con cui Franco Miano, già presidente dell’Ac Italiana, rilegge la ricca esperienza fatta e, insieme, offre nuove piste di lavoro per l’Associazione e interessanti stimoli di approfondimento per ognuno.
Il percorso proposto si snoda dalla scoperta del significato della parola corresponsabilità fino alla concretezza di vita che chiede ad ognuno, nel suo ambito, protagonismo e coinvolgimento. Con quale scopo? “Ecco, ora, il momento favorevole” annuncia il secondo capitolo del libro. Quello in cui la Parola, Gesù, può farsi Incontro. Un incontro che ognuno di noi, in uno stile di con-responsabilità, è chiamato a favorire, oggi, per quelli che gli sono accanto e, nello stesso tempo, a vivere in prima persona, nonostante…
Nonostante gli ostacoli lungo il cammino, che Miano raggruppa abilmente sotto tre cappelli: consumo, precarietà, egoismo. Tre sostantivi capaci di guardare fuori e dentro l’umanità; tre fatiche, che racchiudono le mille altre, che spesso appannano il racconto di speranza che la nostra vita potrebbe narrare. Rappresentano la rinuncia a costruire insieme, per affondare in logiche di solitudine e isolamento.
L’esperienza associativa, può e deve aiutare: fatta di persone che si mettono in relazione grazie alla vita di gruppo, di generazioni che si incontrano, di momenti di scelte democratiche, di attenzione ad ogni persona, mostra come lavorare insieme, nella Chiesa e nella società porti a maggiori frutti che a fare da soli. Perché questo avvenga, però, serve essere ben preparati, conclude Miano, serve che la Chiesa, l’Ac, la comunità civile si impegnino, in prima persona ed insieme, per una formazione globale della persona, capace di impegnarsi per il bene e per un mondo più umano.
In realtà questa corresponsabilità a cui l’Ac educa è ciò che molti già vivono senza coglierne la portata rivoluzionaria: porsi accanto alle persone con attenzione alle situazioni che esse vivono sentendosi responsabili delle loro gioie e speranze, avere gesti di solidarietà, vivere l’impegno politico o sindacale, adottare uno stile di sobrietà.
E’ per queste persone se, nella nostra società, ci sono ancora tanti “legami di vita buona”. Grazie a voi!