Le stelle non hanno paura di sembrare lucciole

Quante volte abbiamo incoraggiato qualcuno nella sua impresa regalandogli la massima di Madre Teresa che “quello che ognuno fa è una goccia dell’oceano” raffreddando poi, con sagge parole, gli entusiasmi e il desiderio di cambiamento?

Fin dalle prime pagine di questo libro [Sandro Calvani, ed. AVE, 2018] ci troviamo invece nell’oceano creato da chi non si è lasciato raffreddare dalla scarsa partecipazione, dal non vedere successi immediati, dal portare  sulle spalle sogni che solo a forza di passi e fatica sono diventati “buone pratiche”, oggi vive e narrabili. Nel libro sono raccontate le vite di 42 stelle: persone che partendo da situazioni difficili (non che se le siano cercate, ma semplicemente perché la vita le ha messe in un certo luogo, in un certo momento, in certe situazioni) hanno reagito e hanno deciso di cambiare la situazione. Senza abbandonarla. Queste persone, presentateci semplicemente in ordine alfabetico, da Abel a Wiin e Zorro, hanno preso in mano i loro sogni, hanno fatto i conti con le loro possibilità, hanno chiesto aiuto, si sono date da fare e hanno cambiato la loro vita. Ciò che rende le loro esistenze speciali è che insieme a loro è cambiata anche la storia delle persone con cui o per cui hanno sognato. Insomma, un libro che racconta di quanto sia bello, faticoso, contagioso fare il bene; prendersi a cuore gli altri; prendersi a cuore la natura; rimanere fedeli a quei valori che ognuno porta indissolubilmente dentro di sé. È un viaggio di gruppo liberante quello che l’autore ci invita a fare: leggere di ragazzini che, grazie ad  appassionati educatori, riescono a costruirsi un futuro; di giovani che trasformano la tradizione di famiglia in impresa, sociale e di memoria; di adulti che fanno scelte controcorrente pur di seguire ciò che il cuore dice loro di fare. Commuove perché ci mostra quanto coraggio c’è attorno a noi, coinvolge perché chiarisce come cambiare sia alla portata di ognuno, rinfranca dato che siamo così spesso presi a dirci che tutto va male che non ci accorgiamo del bene che sta nascendo attorno a noi. Mi è piaciuto lo stile con cui molte delle storie sono state raccolte: l’occasione di un caffè, modo rilassato per regalarsi del tempo per l’ascolto dell’altro,la curiosità verso  le vicende e i perché delle scelte personali, il tenersi in contatto per poter godere o soffrire insieme di quei frutti che i cambiamenti hanno portato. Quante “lucciole” splendono attorno a noi? Compito e responsabilità anche nostra incoraggiarle a divenire stelle.