L’Ac del Triveneto batte un colpo

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Domenica 10 gennaio 25 tra presidenti parrocchiali e responsabili diocesani dell’Ac trentina hanno partecipato all’incontro della Presidenza nazionale con i presidenti parrocchiali del Triveneto all’Opera della Provvidenza di Sarmeola di Rubano (Pd).

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E’ stato il culmine di una tre giorni in cui la delegazione del Triveneto (di cui fanno parte Fabiola come delegata per gli adulti e don Giulio come assistente per gli adulti) è stata protagonista dell’incontro

come è riportato anche sul nostro settimanale diocesano Vita Trentina.

Insieme con gioia, a servizio della Chiesa da laici responsabili. Questa è la carta d’identità e insieme l’impegno che l’Azione cattolica ha ribadito in una serie di incontri di confronto, dialogo e ascolto reciproco a livello del Triveneto. Ruolo e scopo, in fondo, di ogni cristiano battezzato che vive con pienezza la sua vocazione di laico.
Nel primo incontro, venerdì 8 gennaio, i responsabili regionali e i presidenti diocesani di Ac hanno incontrato a Cavallino (Ve) i 15 vescovi delle diocesi del Triveneto, al termine dei loro lavori sul tema “Chiesa particolare e sua presenza sul territorio. Nuove opportunità”. Occasione preziosa per tessere e rafforzare il legame tra i nostri Pastori e l’Associazione che costituzionalmente si pone al servizio della Chiesa locale.
Sabato 9 gennaio, invece, i responsabili diocesani che compongono il Consiglio associativo del Triveneto hanno accolto a Zelarino (Ve) una nutrita delegazione delle Presidenza nazionale di Ac, che da ottobre sta visitando le 16 regioni ecclesiali d’Italia per conoscere, ascoltare e incoraggiare i presidenti e rappresentanti degli adulti, giovani e ragazzi di Azione cattolica. Per gli addetti ai lavori, si è parlato di sinodalità, discernimento, creatività, spiritualità laicale. Al di là e dentro queste parole, però, ci siamo confrontati su come – da cristiani che abitano in questo tempo, in questo luogo, in questa storia – essere a servizio di questa Chiesa e di questo territorio. Costruendo legami autentici tra le persone, accompagnandole in ogni età e situazione di vita con lo stile che è proprio di un’associazione: insieme, camminando accanto, con gratuità, creando ponti e contatti vitali tra la comunità ecclesiale e la vita quotidiana dei laici. Con i ritmi e nei modi oggi possibili, certi che questo momento di crisi e di forte cambiamento sociale ed ecclesiale ci interpella e ci offre opportunità uniche. È una stagione complicata, ma è anche quella in cui ci troviamo a vivere, che siamo chiamati a sentire come tempo bello da abitare e da trasformare, con il carisma associativo che, con le parole del presidente nazionale Matteo Truffelli, è “anticorpo sano alla vita culturale e sociale che rischia la tristezza della solitudine”.
Infine, domenica 10 gennaio a Sarmeola di Rubano (Pd) 25 tra presidenti parrocchiali e responsabili diocesani trentini, insieme a più di 500 responsabili delle 900 associazioni parrocchiali del Triveneto, hanno condiviso con la Presidenza nazionale di Azione cattolica una giornata di fraternità e scambio reciproco di esperienze, in cui il racconto della vita dei gruppi parrocchiali si è intrecciato alla passione associativa dei responsabili e assistenti nazionali. Ne è emersa la varietà e complessità di esperienze, ma soprattutto la bellezza del servizio, la gioia e la fatica dello stare accanto alle persone nella concretezza della quotidianità, facendo da collante tra la comunità ecclesiale e il vissuto delle persone nel territorio locale. Se compito di ogni battezzato è mostrare a tutti con gesti, parole e fatti il volto di Dio, l’Ac si assume il compito di essere laici che – con la forza dell’essere insieme e sostenuti da una rete associativa nazionale e internazionale – sono responsabili di questa Chiesa, chiamati a tradurre l’Evangelii Gaudium nella concretezza della vita delle persone, in questo tempo e in ogni luogo di vita. Laici che desiderano suscitare un’esperienza bella e ricca di Chiesa in base alle necessità locali e che curano quelle relazioni che (con le parole di un aderente) ci fanno “sentire fratelli in una società di figli unici”. Non in modo esclusivo, ma camminando con la Chiesa, nella Chiesa e anche accanto a chi non si sente Chiesa. Insieme a te, a voi, a questo oggi che abitiamo e che siamo chiamati a trasformare dall’interno per renderlo luogo e tempo bello, gioioso, di Grazia.

L’incontro regionale della Presidenza nazionale con il Triveneto (contributo del delegato regionale Marco Pio Bravo)