A partire dal messaggio che il Papa rivolge a tutta la Chiesa in occasione della Giornata Mondiale della Pace, dal titolo “La buona politica è al servizio della pace”, tutta l’Associazione vuole farsi portavoce di un messaggio di pace che attraversi il tempo e lo spazio e proclami l’inutilità della guerra.
L’iniziativa di pace di quest’anno, “La pace è servita”, vuole aiutare ciascuno di noi a guardare alla realtà che ci circonda e a quella mondiale con l’occhio di chi si fa attento ai bisogni – soprattutto il bisogno di pace – e, nel contempo, riesce a scorgere il bene, il bello laddove esso si manifesta.
La pace è servita: questo lo slogan dell’iniziativa di Pace 2019 che ci sollecita a riflettere sulla libertà, la dignità e l’autonomia personale ed economica come vie verso la costruzione della pace. In un tempo in cui il valore di ciò che acquistiamo e mangiamo non sempre corrisponde al valore reale dei prodotti e al lavoro necessario per portarli nelle nostre tavole, l’Azione Cattolica ha scelto, dunque, per quest’anno di dedicare il mese della pace proprio ad un progetto che mette al centro il valore del cibo e la dignità delle persone e dei lavoratori che impiegano i propri sforzi per produrlo, soprattutto in paesi nei quali le condizioni economiche e sociali sono più difficili.
Il progetto di solidarietà legato all’iniziativa del 2019 ci porterà in vari luoghi del pianeta, dove, attraverso il sostegno alla campagna “Abbiamo riso per una cosa seria”, promossa da FOCSIV (Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario), ci impegneremo a sostenere progetti che promuovono l’agricoltura familiare, un atto concreto di vicinanza ai contadini del nord e del sud del mondo, contro lo sfruttamento del lavoro e del territorio.
FOCSIV promuove e intende sostenere, attraverso la Campagna “Abbiamo riso per una cosa seria”, l’agricoltura familiare.
L’agricoltura familiare mette al centro le famiglie, in particolare le donne e i giovani, protagoniste dello sviluppo territoriale sia in Italia che nei Paesi del Sud del mondo, restituendo alle comunità il diritto di produrre gli alimenti necessari al loro sostentamento attraverso un modello di produzione legato alla tradizione dei territori e in grado di apportare un miglioramento della qualità della vita. Nell’agricoltura familiare l’apporto qualificato e peculiare dei piccoli produttori dipende proprio dall’essere costituiti in famiglia, dall’essere fondati sulla logica della gratuità e del dono, sulla vocazione ad abitare la terra, con uno spirito di rispetto, di custodia e di sviluppo del creato per tutti, generazione dopo generazione.
L’Agricoltura familiare rappresenta la risposta più sostenibile ed efficace alla fame e alla malnutrizione di intere comunità coniugando diritto al cibo e dignità dell’uomo. Infine, pone l’accento sull’alleanza globale tra gli agricoltori italiani, del Nord del mondo, e i contadini dei Paesi del Sud del mondo, sancita dal pacco di riso. Un’alleanza per la difesa del lavoro agricolo che, nonostante le diversità dei contesti territoriali a migliaia di chilometri di distanza, è caratterizzato dalle medesime problematiche riconducibili ad una logica sfrenata del profitto che non pone al centro né la dignità dell’uomo, né del suo lavoro.