La P maiuscola. Fare politica sotto le parti.

È in libreria (edito Ave) già dallo scorso anno, ma ancora non aveva trovato posto nel nostro mensile. Raccoglie l’intervista in cui Matteo Truffelli, presidente nazionale, ricorda all’Ac tutta, ma anche ad ogni aderente, i fondamentali di una consapevolezza politica.

Lo spunto iniziale per questa riflessione lo ha dato Papa Francesco quando, lo scorso anno, in piazza San Pietro ci ha invitati a entrare in una Politica con la P maiuscola. Questo libro vuole dare un contenuto a quell’invito che non è un semplice – che semplice non può essere – stimolo a una buona politica. È invece la declinazione di una politica appunto “sotto le parti”… e ci si trova coinvolti in una scelta di coerenza quotidiana dalla quale nessuno di noi può chiamarsi fuori. A stare “sotto le parti” però non ci si improvvisa: serve iniziare da lontano, in particolare da che tipo di uomini e donne siamo e vogliamo essere. Persone di dialogo? in ascolto? desiderose di approfondire? capaci di cogliere la complessità del reale? di costruire alleanze? di condividere esperienze? di prendere sul serio scelte e valori? di coltivare un sogno per il futuro, una speranza per chi verrà dopo di noi? Con un ritmo serrato di domande e risposte Presidente e intervistatore mettono in luce il senso di vivere da uomini e donne responsabili del mondo in cui siamo; da cittadini e cittadine protagonisti della storia che stiamo costruendo; da cristiani e cristiane chiamati a rendere presente il Regno già qui e ora. Per farlo, usando le parole di Papa Francesco, Truffelli propone le immagini della Evangelii gaudium di cui stiamo scoprendo piano piano profondità e concretezza: la realtà che è più forte dell’idea (il valore dell’ascolto); l’intero che è maggiore delle singole parti (il lavoro con gli altri); l’unità che prevale sul conflitto (l’invito a creare alleanze); il tempo che è più importante dello spazio (progettare/sognare nel lungo periodo). Arrivati a fine libro, ne esce una Politica che, se vissuta con il paradigma dell’essere “al di sotto delle parti”, trasforma il vivere quotidiano di ognuno e anche di chi in essa è impegnato formalmente, in un muoversi con leggerezza sulla Terra nel rispetto di noi stessi, degli altri attorno a noi e del nostro intero pianeta.