La masseria delle allodole – Antonia Arslan

masseria-delle-allodole_1Nell’accogliere l’invito della Conferenza Episcopale Italiana di dedicare la preghiera nella Veglia di Pentecoste per i cristiani perseguitati nel mondo, proponiamo questo mese la lettura del libro “La masseria delle allodole”, che narra il genocidio degli armeni (lo ha ricordato domenica 12 aprile 2015 papa Francesco con solenne celebrazione in Vaticano).

La patria, la razza, la convivenza, il rispetto, la tenacia, la disperazione, il male, la cattiveria e la violenza: fisica e morale. La speranza, la fiducia, il coraggio, la solidarietà, la fedeltà, la politica, la guerra, il terrore. Sangue, fame, dolore, soprusi..infinito l’elenco delle parole gioiose e tristi che cento anni fa, come oggi, dicono la storia di popoli che vengono schiacciati da altri popoli. In questo libro, “La masseria delle allodole” del 2004, di Antonia Arslan [ed. BURextra] è tratteggiata con delicatezza ed intensità la vicenda di una famiglia Armena, coinvolta a fine aprile 1915 nel genocidio e nella diaspora che sarà quella di tutto il popolo Armeno.

Le vicende narrate permettono di riconoscere situazioni ancora presenti nel mondo. Questa consapevolezza permette di ripensare alla Storia e al suo ruolo di Maestra, come abbiamo imparato a considerarla sui banchi di scuola. Ancora oggi possiamo scegliere di attraversare le vicende del mondo aprendo gli occhi su ciò che sta accadendo attorno a noi. Ed oggi TV ed internet non offrono scusanti per dire Io non sapevo.

Anche questo può trasformarsi in un modo per “combattere”: non chiudere gli occhi, non cambiare canale TV davanti alle trasmissioni di cruda attualità. Non fermarsi al titolo sensazionale dei quotidiani ma leggere anche gli approfondimenti. Dedicare un po’ di tempo della navigazione in internet per approfondire qualche tema e prendere coscienza di ciò che accade nel nostro mondo.

E’ faticoso, come, per certi versi, è faticosa la lettura di un libro che, pur nella ricostruzione romanzata, racconta di vita vissuta, di sofferenza gratuita, di ingiustizia sociale. Riconoscere che siamo circondati di situazioni complesse, dove bene e male, giustizia e ingiustizia si mescolano inseparabilmente fa parte del nostro essere adulti.

L’invito per ognuno è impegnarsi, per quanto possibile, a metterci dentro il naso, provare a stare dentro la complessità ed esercitarsi a riconoscere e vivere segni di speranza e di resurrezione. Consapevoli che è anche la storia quotidiana di ognuno di noi che permette di scrivere la Storia dei grandi eventi.

Per approfondire :

– i libri di Antonia Arsalan

– link al sito   Italia-Armenia

omelia di papa Francesco – 12 aprile 2015