Grazie Ac
Dopo otto anni di lavoro presso la segreteria di Ac, a fine novembre andrò in pensione.
Vorrei raggiungervi tutti per ringraziarvi di persona per il grande dono di avermi accolta tra le vostre fila, fin dal colloquio di lavoro con Giuliana (mai avrei pensato, a 59 anni, di venir assunta!), di avermi aiutata e sostenuta. All’inizio vi conoscevo solo attraverso le foto che facevate ad ogni incontro e che postavo sul sito, poi anche di persona, quando ho avuto l’occasione di partecipare a qualche evento o quando passavate dalla sede per informazioni o altro.
Di alcuni riconoscevo la voce al telefono prima ancora di avervi visto e conosciuto. Con alcuni ho avuto incontri ravvicinati, specialmente con chi faceva parte della redazione di Camminiamo insieme: con Amelia e Salvatore, i correttori di bozza che venivano o mi telefonavano i loro riscontri. Anche con don Giulio, che passava dalla segreteria almeno una volta in settimana per fermarsi e lavorare, sono stati momenti di scambio che ho molto apprezzato. E non dimentico le due presidenti che si sono alternate: Maddalena ed Anna. E Roberta che mi ha insegnato a gestire la biblioteca e che ogni tanto veniva a trovarmi. E tante altre persone che sono passate dalla segreteria, non posso nominare tutti, ma vi ho nel cuore: grazie per gli scambi avuti, le confidenze e anche per le risate fatte.
In questi anni ho avuto modo di considerare e apprezzare l’impegno che mettete nella vostra associazione e la formazione personale permanente partecipando alle giornate di spiritualità e ad altri approfondimenti, anche culturali (penso agli incontri al Vigilianum).
Svolgendo il lavoro di segreteria ho avuto modo di imparare pure io cose nuove, aiutata sempre da qualcuno di Ac che si prendeva la briga e il tempo di spiegarmi le novità e quello che ci si aspettava da me. Credo di aver svolto il mio compito con serietà e anche con leggerezza e serenità, certa che bastasse una telefonata per risolvere i problemi e non esserne travolta.
Come per tutti, anche per me il periodo del Covid non è stato facile né felice, ma lo stiamo passando, con più o meno fatica, con l’aiuto del Signore.
Adesso sono a un passo dal cambiare nuovamente rotta di vita e non solo perché pensionata: da metà settembre sono diventata nonna di una splendida (e come poteva essere diversamente! Una nonna vede solo col cuore) bimba di nome Amelia. A lei e a mio marito Gianni andranno le mie cure, senza dimenticare i miei tre figli e mia nuora.
Grazie a voi di Ac, per tutto!
Cristina