Il regolamento per l’Assemblea diocesana 2024

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Domenica 28 gennaio 2024 celebreremo l’Assemblea diocesana elettiva, in cui il cammino assembleare trova compimento nell’espressione delle disponibilità per il Consiglio diocesano, chiamato a guidare l’associazione per il prossimo triennio.

Tra novembre e dicembre si sono svolte le assemblee parrocchiali e interparrocchiali, in cui ogni associazione locale ha evidenziato i propri punti di forza, le fragilità e le speranze per il futuro. Rinnovando o confermando i responsabili parrocchiali, ogni gruppo di Ac ha scelto di continuare ad essere un’esperienza di formazione, di fede e di vita comunitaria a servizio della parrocchia.
La partecipazione democratica e l’appartenenza all’Azione Cattolica Italiana però non si ferma al livello parrocchiale e interparrocchiale: la vita associativa trova il suo senso e il suo nutrimento nella Chiesa diocesana, dove il cammino associativo viene indirizzato e verificato proprio nell’Assemblea diocesana triennale.

Gli organi dell’associazione diocesana:
«a) all’Assemblea diocesana devono essere chiamati a partecipare i componenti il Consiglio diocesano, i rappresentanti delle associazioni, dei gruppi e dei movimenti dell’Azione Cattolica Italiana formalmente costituiti nella diocesi;
b) il Consiglio diocesano deve essere composto in misura maggioritaria dai membri eletti dall’Assemblea, dai segretari dei movimenti costituiti e inoltre dai membri di Presidenza che non siano già consiglieri;
c) della Presidenza diocesana devono far parte, oltre al presidente diocesano, da due a quattro vicepresidenti (Giovani e Adulti) per seguire le finalità associative con riferimento ai Settori, il responsabile dell’Azione Cattolica dei Ragazzi, il segretario e l’amministratore;
d) il presidente è nominato dall’ordinario diocesano su proposta del Consiglio diocesano; gli altri componenti la Presidenza sono eletti dal Consiglio.» (art. 22 Statuto ACI)

L’Assemblea diocesana è anche un momento di festa e di incontro tra tutti i soci: non sono solo i responsabili (che hanno diritto di voto) ad essere convocati, ma è tutta l’associazione che celebra, progetta, ascolta e si raccoglie attorno al Vescovo per riaffermare la propria identità, il senso del continuare a formarsi, pregare, impegnarsi dentro e fuori la Chiesa. Per questo durante l’Assemblea elettiva viene presentato, discusso e votato il Documento assembleare diocesano, che dice chi siamo e per chi siamo, traccia le linee programmatiche per il triennio futuro e delinea le priorità della vita associativa, calandole nella complessità dell’oggi.

Gli incarichi direttivi a livello diocesano prevedono il rinnovo del Consiglio diocesano, da cui sarà in seguito eletta la nuova Presidenza diocesana.

La lista dei candidati («dodici membri eletti dall’Assemblea diocesana, di norma 6 adulti, 3 giovani, 3 educatori ACR», come elenca l’articolo 20 del nostro Atto Normativo) già da qualche triennio è diventata lista unica, perché la nostra realtà associativa è fortemente spostata verso la realtà degli adulti. Ciò non toglie che la vitalità della nostra associazione si esprime nella capacità di mettersi in gioco al servizio della vita diocesana, al di là delle difficoltà legate agli impegni, alla distanza da Trento, all’età e a quel senso di inadeguatezza che rende complicato dire Sì a questo ulteriore impegno che è servizio, sicuramente fatica ma ancor più bellezza. Perchè sperimentare la responsabilità diocesana – ce lo dicono i nostri presidenti parrocchiali e consiglieri diocesani – è capire meglio cosa significa essere Azione cattolica, nel legame reciproco che fa crescere e apre ad un respiro più ampio di relazioni belle che costruiscono e fanno bene.

«L’elezione dei membri del Consiglio diocesano avviene di norma sulla base di tre liste: adulti, giovani ed ACR. Nel caso in cui non vi sia per ogni lista un numero di candidati superiore al numero dei consiglieri da eleggere, l’elezione avverrà sulla base di una lista unica, espressione di tutte le componenti dell’Associazione.
Possono candidare tutti gli aderenti che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età alla data dell’assemblea.
L’elezione avviene a scrutinio segreto. Ogni elettore può esprimere fino a tre preferenze per ogni lista; nel caso di lista unica possono essere espresse sei preferenze.» (art. 21 Atto normativo diocesano)


Durante l’Assemblea diocesana elettiva i soci che hanno diritto di voto esprimeranno democraticamente le loro preferenze: a nome della propria associazione parrocchiale, i responsabili eletti durante le assemblee parrocchiali e i membri del Consiglio uscente (Presidenti non confermati, membri della Presidenza diocesana e consiglieri uscenti) esprimeranno con voto segreto il sostegno ai candidati che avranno dato la disponibilità.

Per il voto all’Assemblea diocesana:
• votano «i Presidenti, i Responsabili di settore e i Responsabili ACR delle Associazioni parrocchiali e interparrocchiali; i Responsabili dei gruppi diocesani; i componenti del Consiglio diocesano, della Presidenza e delle Commissioni diocesane» (art. 19 AN) (oltre ai segretari del MSAC e MLAC e ai Presidenti diocesani della FUCI, del MEIC e del MIEAC, che in Diocesi non abbiamo);
• i soci che hanno diritto di voto e i candidati devono essere necessariamente in regola con l’adesione per l’anno in corso (2023/2024: per questo si raccomanda di concludere i rinnovi delle adesioni entro fine 2023);
• «all’Assemblea può partecipare con solo diritto di parola anche ogni aderente dell’Associazione diocesana» (art. 19 AN)
• «il voto si esercita personalmente e può essere delegato unicamente nell’Assemblea diocesana ordinaria. La delega va espressa esclusivamente in forma scritta dagli aventi diritto ad un altro aderente della propria Associazione parrocchiale.» (art. 8 AN).