Il tema dell’itinerario di spiritualità 2021/2022 fa da sfondo al testo per la Via Crucis che il nostro assistente diocesano don Giampaolo Tomasi propone per la Quaresima 2022: “Passione di Gesù – passione per l’uomo. Alla riscoperta della corporeità di Gesù come sacramento della sua passione per l’uomo“.
Meditare sulla corporeità di Gesù “significa lasciarsi incontrare da Gesù… significa riflettere su come Gesù ha vissuto le relazioni con gli altri; significa contemplare come Gesù ha usato il suo corpo per proporsi, incontrare, comunicare e amare chiunque. Significa riflettere sulla corporeità e vivere questa strada (il corpo) che ha percorso Gesù come passione, non semplicemente nel senso del dolore, ma nel senso di voler bene, di appassionarsi a Dio e agli uomini fino a giocarsi con ogni fibra, fino a donare tutto se stessi… Vivere la passione di Gesù è avere la sua stessa passione per l’uomo. Vuol dire accettare di diventare le sue mani, i suoi piedi, i suoi occhi e orecchi, la sua voce e il suo cuore, qui e ora, perché il suo cuore continua a battere ma ha bisogno delle nostre mani e piedi e occhi e orecchi e voce per amare chiunque, qui e ora.” (dall’introduzione alla Via Crucis associativa 2022)
La traccia per la celebrazione della Via Crucis 2022
Le tappe di questa passione passano attraverso
- LE MANI: “Grazie Gesù per esserti affidato ora alle nostre di mani, aiutaci ad usarle come hai fatto tu, per costruire, per accogliere, per asciugare lacrime e ridonare speranza, per favorire la comunicazione e la pace, aiutaci ad usare il dono delle nostre mani per servire il prossimo, per permettergli di sperimentare la bellezza dell’incontro con te e aiutaci fare della nostra vita un dono come hai fatto tu nella fiducia che il Signore ci custodisce con cura nel palmo della sua mano.”
- I PIEDI: “Gesù cammina per incontrare persone: amici veri che lo possano seguire fino in fondo, con cui condividere i momenti più belli, ma anche quelli più difficili e dolorosi. Gesù ci insegna che Dio, suo Padre, è un Dio non solo vicino, ma che ci viene anche incontro, che ci invita a seguirlo, che ci porta con sé. Gesù ci vuole far capire che solo condividendo il nostro cammino con gli altri, la nostra vita ha davvero senso.”
- GLI OCCHI: “Gli occhi ci permettono di compiere numerose azioni: con essi possiamo vedere, seguire, osservare attentamente, riconoscere… con gli occhi possiamo piangere, sorridere, trasmettere emozioni o giudicare. Spesso però, presi da noi stessi o dalla vita frenetica di tutti i giorni, ci limitiamo a guardare l’aspetto esteriore delle cose. Se ci fermiamo a questo e non andiamo a scrutare la realtà in maniera più profonda, non conosceremo mai le cose e le persone per quello che realmente sono.”
- GLI ORECCHI: “Nella nostra vita possiamo individuare 3 modi diversi di ascoltare:
– L’ascolto superficiale. Spesso succede di essere indifferenti agli altri; si sente ma non si capisce e si ricorda solo l’ultima parola del discorso. Quindi si sente con le orecchie ma non si ascolta con il cuore.
– Ci può essere poi un elemento che risveglia il nostro interesse, e si passa quindi ad un ascolto curioso: si è interessati a quello che l’altro sta dicendo e si vuole ascoltare perché sotto sotto porta ad un proprio vantaggio; si vuole perciò conoscere ma senza andare troppo in profondità e farsi coinvolgere.
– Se poi c’è una volontà diversa ci può essere un ascolto impegnato, che è l’ascolto di Gesù, con un interesse empatico, ma che in aggiunta cerca di fare qualcosa di attivo e concreto per aiutare l’altro, capire i suoi problemi mettendosi nei suoi panni.” - LA VOCE: “Quella voce che ha permesso che fino ai nostri giorni noi potessimo essere una cosa sola con il Cristo con le parole “ questo è il mio corpo e il mio sangue, fate questo in memoria di me” quella voce che alle donne disse non piangete su di me ma sui vostri figli, quella voce che dalla croce perdonò con le parole “ oggi sarai con me in paradiso” quella voce che dalla croce disse “Eloi, Eloi, lamà sabactani “ quella voce che ci diede l’annuncio della Risurrezione e la certezza della vita eterna. Quella voce ci fa vibrare il cuore ancora oggi.”
- IL CUORE: “In tante situazioni Gesù ha dimostrato di avere un cuore grande, capace di perdonare, accogliere, commuoversi ma allo stesso tempo in grado di provare la paura, la gioia dell’amicizia e l’affetto. Gesù ha seguito la logica dell’amore, aprendo il cuore a tutti, anche se questo comportava il rischio di poter essere offeso e ucciso.”