«Se c’è una cosa alla quale il giovane non deve mai rinunciare è la capacità di sognare. Sì, lo ripeto: sognare. Non è solamente la condizione giovanile che favorisce la prospettiva della spensieratezza, della fantasia e di poter fare progetti anche per mettersi alla prova con se stessi, con i genitori e con il mondo degli adulti, Chiesa inclusa. È la capacità inedita di saper riconoscere, come giovani, il nuovo che nasce, germoglia, prende vita laddove un adulto, forse, ha abdicato». Con queste parole, il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale italiana, si rivolge ai giovani di Azione cattolica nella prefazione al libro Sogna vivi scegli. Giovani protagonisti del cambiamento.
Il volume, edito dall’Editrice Ave, è un piccolo contributo di riflessione e racconto che i giovani di Azione cattolica di tutto il mondo vogliono dare al Sinodo sui giovani. Fede, discernimento e vocazione non sono parole astratte, ma riguardano la concretezza della vita di tutti i giorni, in cui ogni passo da compiere chiama a una scelta. Essere felici è il frutto della vera vocazione e – scrivono gli autori Luisa Alfarano e Michele Tridente – come ci ricorda papa Francesco, «non lo si può essere vivendo la vita comodi sul divano». «Vogliamo accettare la sfida – concludono i due autori, entrambi vice presidenti nazionali per il settore Giovani di Ac e responsabili del Coordinamento giovani del Forum internazionale di Ac (Fiac) – di provare a essere donne e uomini che costruiscono relazioni belle, autentiche e umili; di essere giovani che sorridono e che fanno sorridere nonostante le fatiche; giovani che interrogano con la testimonianza del loro impegno; giovani, che con lo sguardo in alto e i piedi per terra, abitano con passione e intelligenza le sfide del nostro tempo».
A questo entusiasmo giovanile risponde l’accompagnamento paterno del card. Bassetti: «Siate il “sì” di Dio. In piedi: uscite dall’Ac per ritrovare l’Ac. Non siete e non siate schiavi di nessuno e di nulla, tantomeno delle vostre paure. La mancanza di lavoro, lo so, è reale: ma voi reagite stando in piedi soprattutto quando noi adulti ci sediamo. In piedi, è la statura di Cristo: sia anche la vostra. (…) Oltre i confini: la vera tessera dell’Ac è il passaporto della mondialità che vi fa sentire non solo associati di altri, ma fratelli con altri e figli in Dio. I confini, oggi, sono motivo di contrasto. Fatene il luogo di rinascita, nuova ripartenza, un’inedita possibilità di vita che soprattutto voi giovani dovete, ripeto, dovete testimoniare e insegnare a noi adulti nella Chiesa».
Ufficio Stampa – Azione Cattolica Italiana