Nei magi vediamo espressi gli atteggiamenti fondamentali della ricerca spirituale: domandare, informarsi, leggere, ascoltare. Momenti che richiedono prima di tutto, non viaggi esteriori lunghi ed avventurosi, ma un minimo di vittoria sulla pigrizia e la disponibilità a rientrare in se stessi.
Dove trovo i criteri per la mia vita? Dove i criteri per collaborare in modo responsabile all’edificazione del presente e del futuro del mondo? Di chi posso fidarmi – a chi posso affidarmi? Dov’è colui che può offrirmi la risposta appagante per le attese del cuore? (Benedetto XVI – Colonia XX° GMG)
Queste sono le domande di oggi, non solo dei giovani che partecipano con entusiasmo alle GMG. Sono le stesse domande che spingevano antichi uomini d’oriente, i magi, a mettersi in cammino: su di loro ognuno di noi ha fantasticato regolando il loro arrivo alla grotta per il 6 gennaio.
Uomini d’oriente, stranieri, capaci di scrutare il cielo, e saggi tanto da comprendere che ciò che vi hanno visto ha un significato importante. Nella fatica della ricerca di questo senso si affidano ad una stella e partono. Lasciano le loro certezze: la stella scompare, ma loro non desistono. Chiedono, interrogano altri saggi, addirittura il re. Il loro entusiasmo rischia di essere smorzato dalla paura di questi, fermi nel loro potere e avvolti dalle loro ricchezze.
La tenacia dei magi è ripagata però dalla stella che riappare e li conduce fino al luogo ove sta colui che cercavano. Arrivano e non sono turbati dal fatto che il re sia bimbo, povero, inerme, in una grotta. Lo adorano e si lasciano stupire dalla sorpresa di Dio. Dopo aver lasciato i loro doni ripartono, seguendo un’altra strada. Perchè dopo aver incontrato Gesù non si può proprio ritornare sui propri passi.
Un libro di meditazione questo di don Zani in cui la vicenda dei Magi e dell’infanzia di Gesù vengono rilette cogliendone gli aspetti biblici, quelli simbolici, quelli di attualizzazione.
La presenza dei magi nei nostri presepi non testimonia, infatti, solo una tradizione: il loro peregrinare faticoso permette ad ognuno di noi di riconoscere se stesso: i momenti di paura, speranza, luce. Il viaggio dei magi è il simbolo del cammino di ogni uomo e donna alla ricerca della verità. In questo viaggio per ognuno c’è una stella che lo invita e lo guida: è la voce interiore che viene dallo Spirito che lo porterà ad incontrare, nei segni della storia, il volto di Dio.