Grandi cose hai fatto – in preghiera con Maria

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Per il mese di maggio il nostro assistente diocesano don Giulio Viviani ha preparato un breve sussidio dal titolo “Preghiamo con le 6 parole di Maria nei Vangeli“, che si può usare per la preghiera personale, di gruppo e comunitaria per meditare, attraverso gli atteggiamenti e lo stile di testimonianza di Maria, come vivere pienamente da cristiani nella quotidianità del nostro servizio.

Per tutti, il mese di maggio sarà anche occasione per ritrovarci a pregare insieme a livello diocesano sabato 29 maggio alle ore 15 presso la basilica di Santa Maria Maggiore di Trento, in presenza o collegandosi al canale Youtube della parrocchia del Duomo-Santa Maria Maggiore.

Scarica il testo “Preghiamo con le 6 parole di Maria nei Vangeli” in formato stampabile

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Dall’introduzione:

Meditiamo insieme e preghiamo oggi con le uniche sei frasi, “le sei parole” di Maria, riportate nei Vangeli di Luca e di Giovanni. Lasciamoci avvolgere e penetrare da queste sei parole della Vergine di Nazaret e soprattutto dal suo cantico, il Magnificat, e dal suo silenzio perché: “È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, renderti grazie, o Padre, per le meraviglie che hai operato nei tuoi santi; ma è ancor più dolce e doveroso, nella memoria della beata Vergine Maria, magnificare il tuo amore per noi con il suo stesso cantico di lode. Grandi cose hai fatto, o Signore, per tutti i popoli della terra e hai prolungato nei secoli l’opera della tua misericordia quando hai guardato l’umiltà della tua serva e per mezzo di lei ci hai donato il Salvatore del mondo, il tuo Figlio Gesù Cristo, Signore nostro”.
(Prefazio II della Beata Vergine Maria, dal Messale)

Le 6 parole:
  1. LA PRIMA PAROLA

Dal Vangelo di Luca (1, 34):
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?».

Contempliamo Maria nel suo umile e vero interrogarsi davanti a Dio; coltiviamo l’attenzione profonda alla nostra vita, alle nostre scelte e al nostro futuro che è nelle mani di Dio; impariamo da Maria, la benedetta tra le donne, a confrontarci e a dialogare con Dio, che ci conosce bene.

  1. LA SECONDA PAROLA

Dal Vangelo di Luca (1, 38):
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola».

Contempliamo Maria nel suo atteggiamento di totale e fedele disponibilità a Dio che fa, che opera ancora e sempre; coltiviamo l’ascolto della parola di Dio e l’accoglienza della sua volontà; impariamo da Maria a servire Dio e il nostro prossimo con un “eccomi” generoso.

  1. LA TERZA PAROLA

Dal Vangelo di Luca (1, 46-55):
Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

Contempliamo Maria nel suo canto poetico e profetico; coltiviamo il desiderio e la volontà di cambiare il mondo con la forza dello Spirito Santo; impariamo da Maria, la beata perché ha creduto, a esultare e lodare Dio, il Padre onnipotente, con parole gentili e opere gratuite.

  1. LA QUARTA PAROLA

Dal Vangelo di Luca (2, 48):
Al vedere Gesù nel tempio, i suoi genitori restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo».

Contempliamo Maria nella sua fatica e nella sua pena di capire il mistero del suo Figlio Gesù; coltiviamo la volontà di non perdere e di cercare sempre il Signore, avanzando nel cammino della fede; impariamo da Maria a esprimere l’angoscia, che ci accompagna nella vita, e a rimanere uniti con chi ci vuole bene.

  1. LA QUINTA PAROLA

Dal Vangelo di Giovanni (2, 3):
Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino».

Contempliamo Maria nella sua attenzione alla realtà, alle situazioni e alle necessità degli altri; coltiviamo la gioia delle piccole cose, che arricchiscono la vita umana; impariamo da Maria a invocare da Dio i doni della sua grazia e della sua provvidenza, per vivere in pienezza l’evento nuziale del suo amore per noi.

  1. LA SESTA PAROLA

Dal Vangelo di Giovanni (2, 5):
La madre di Gesù disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».

Contempliamo Maria nella sua certezza e fermezza di fronte alla parola di Gesù; coltiviamo, in qualsiasi circostanza, l’apertura alla Legge e ai comandi del Signore; impariamo da Maria a credere veramente, ad annunciare con segni e parole e a mettere nella pratica il Vangelo di Cristo.

CONCLUSIONE

Dal Vangelo di Giovanni (19, 26-27):
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.

Contempliamo Maria nel suo silenzio e nella sua totale offerta sotto la croce del Figlio; coltiviamo, ora e sempre, il nostro essere figli, amati da Dio, e il nostro amore per Maria, nostra madre; impariamo da Maria ad accogliere, con affetto e tenerezza, coloro che il Signore ci mette accanto.