Parole di speranza, inattese, le ho trovate in un libricino, “Goccia di vita” scritto da Giorgia Cozza. Racconta della meravigliosa scoperta dell’essere in attesa di un bimbo, della tristezza dolorosa dell’averlo perso, della forza necessaria per elaborare il lutto, per riaprirsi al mondo e alla vita. Ho respirato in queste pagine la semplicità di una mamma che già nelle prime settimane della gravidanza è mamma e ho almeno un po’ intuito la solitudine, il dolore, l’incomprensione in cui sono immerse coloro che vivono l’esperienza della perdita di un figlio non ancora nato: sentimenti non facili da raccontare né da interpretare per coloro che vorrebbero aiutare ma non sanno come.
L’impegno per ognuno, anche nella apparente normalità delle giornate, rimane, quindi, quello di diventare gente di speranza, luce per il mondo. Un impegno, un impresa difficile giovani o adulti che siamo.