Gesù: Figlio di Dio – Figlio dell’uomo – Uomo di Dio

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Dalla meditazione di don Giampaolo Tomasi alla I Giornata di spiritualità (sabato 9 ottobre).

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DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI (cap. 14)

[1]In quell’ultima sera Gesù disse: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. 
[2]Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; 
[3]quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. 
[4]E del luogo dove io vado, voi conoscete la via».

[5]Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?». 
[6]Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
[7]Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». 
[8]Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». 
[9]Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? 
Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? 
[10]Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere. 
[11]Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse».
Premessa

Al centro della nostra fede sta Gesù di Nazareth: egli ci dà la piena e definitiva rivelazione di Dio, comunione perfetta di tre Persone (il Padre, il Figlio e lo Spirito); egli è il nostro Salvatore (Cfr. At 4,12); egli è il compimento di tutte le cose: “Egli è immagine del Dio invisibile, generato prima di ogni creatura; poiché per mezzo di lui sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potestà. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui” (Col 1,15-16). Proprio in Gesù tutte le cose – e perciò anche noi – sono state fatte e in Gesù tutte le cose hanno la loro ricapitolazione, il loro compimento, il loro senso e significato, la loro storia. Ciascuno di noi cristiani, uno per uno, siamo legati al mistero di Gesù e in esso siamo inseriti come i tralci alla vite (Cfr. Gv 15), di modo che Gesù è la via che ci porta alla verità e alla vita. 
Abbiamo ascoltato la Parola di Gesù: “Chi vede me, vede il Padre!” e sappiamo che nessuno ha mai visto Dio, se non il Figlio, e “nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare” (Cfr. Mt 11,27). Se vogliamo conoscere Dio, dobbiamo guardare a Gesù, domandandoci prima di tutto chi egli sia.
Quanti uomini e donne hanno chiesto a Gesù: “Chi sei tu?” (Cfr. Caifa o Pilato al processo). Gesù stesso ha chiesto ai suoi discepoli: “Chi dite che io sia?” (Mc 8,29). Ora ce lo domandiamo anche noi, o meglio lo dobbiamo chiedere a lui: “Chi sei?” Sì, lo sappiamo: Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, perché né la carne, né il sangue ce l’ha rivelato, ma il Padre; ma siamo qua per capire un po’ meglio la sua persona.

Gesù è il Figlio di Dio

La vera identità di Gesù la conosciamo per la testimonianza dei primi discepoli e questa parola non è frutto di ragionamenti umani, né è la scoperta a cui approda il nostro intelletto, ma è dono di Dio. Facciamo presto a dire che Gesù è il Figlio di Dio ed è un peccato che abbiamo disimparato a tremare quando diciamo di saperlo: dovremmo essere sopraffatti dallo stupore, dalla meraviglia, dalla gratitudine per questo dono di verità. Oggi almeno dovremo aprirci di nuovo allo stupore e alla gratitudine per questo dono.
Oggi meditiamo questa affermazione: “Gesù è il Figlio di Dio!”; ciò significa che Dio è Padre e ha un Figlio e questo Figlio è Gesù. I vangeli ci testimoniano che i demoni sapevano l’identità di Gesù e tremavano al suo cospetto e fuggivano. Ma noi quanta indifferenza, quanta leggerezza!
Proprio perché Gesù è il Figlio di Dio, è il rivelatore del Padre ed egli fa questo non solo con parole, ma con la sua stessa Persona: Gesù è dal Padre e vive per il Padre; lui e il Padre sono una realtà sola nel vincolo dello Spirito. Ecco l’abisso fecondo e luminoso di Dio! Oh comunione santa! Il mistero della Trinità: Amante, Amato, Amore; questo mistero deve trascinarci alla meraviglia e all’adorazione. In che modo Gesù ci ha rivelato questa verità? Facendosi uomo.

Gesù è il Figlio dell’uomo!

Gli altri chiamano Gesù “Figlio di Dio” e lo è; lui si chiama “Figlio dell’Uomo”, e lo è! Noi non potremmo sapere che Gesù è il Figlio di Dio e che Dio è comunione di tre Persone, se non si fosse incarnato.
Così il Figlio è diventato uno di noi, ha assunto la nostra carne, parla la nostra lingua, condivide la nostra vita: sa chi siamo, non per l’infinità di notizie, ma per l’esperienza e la comunione con la nostra realtà di uomini. È uomo, e uomo fino in fondo: ha vissuto una vita umana piena! Anche qui però quanta facilità a confessare: Gesù è vero uomo! Gesù non è un uomo soltanto secondo una definizione qualsiasi di uomo, ma è vero uomo secondo la storia dell’uomo. E ciò significa che ha assunto dell’uomo non soltanto i valori, ma anche tutta la vicenda, in una partecipazione totale alla nostra, eccetto il peccato (comprese però le conseguenze del peccato, cioè la morte).
Gesù è vero uomo nella condizione della passibilità, cioè in quella condizione aggrovigliata che tutti noi sperimentiamo: è entrato nel labirinto delle nostre scelte che spesso ci scoraggiano, ci feriscono o ci fanno sentire “falliti”… è entrato in questa nostra irrequieta esistenza dalla quale tutti siamo affaticati. Che mistero! Che un Dio sia uomo è un abisso per la nostra mente… che un Dio beato sia uomo passibile è un abisso dentro l’abisso!
Pensiamo alla nostra esperienza del dolore, come ci scombussola, ci inquieta, ci angoscia… e poi diciamo con leggerezza: “Credo che Gesù ha patito ed è morto…”. Che distratti! Che increduli! Ci scandalizza la nostra sofferenza e non ci scandalizza la sofferenza di Gesù!

Gesù è l’Uomo di Dio!

Ma questo Gesù che è vero Dio… questo Gesù che è vero uomo… è un individuo solo? O sono due? È uno: non c’è che un Gesù! È Dio l’eterno Figlio del Padre e l’umanità che egli è, è un’umanità che esiste soltanto nella realtà personale del suo essere il Figlio: un’umanità che non si possiede in se stessa, un’umanità che è reale come ogni umanità, ma che è soggettivata nella Persona divina del Figlio. È vero Dio e vero uomo, ma è una Persona sola. L’uomo Gesù è posseduto da Gesù Figlio di Dio.
Gesù: non uomo posseduto dall’uomo, ma uomo posseduto da Dio: Gesù è l’Uomo di Dio! Anche qui, che abisso! Nella creazione Dio ha creato l’uomo per sé e la legge che Dio diede all’uomo dice: “Io sono il Signore Dio tuo: non avrai altro Dio fuori di me!” L’uomo è creato per Dio… la vocazione dell’uomo/donna è quella di essere di Dio e di essere di Dio in una personale comunione con Dio, nella quale la conoscenza e l’amore diventano così pieni e perfetti da condurre l’uomo all’unione mistica. Per questo Dio ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza (Gen 1,26). Questo ideale non è stato solo nella mente di Dio, ma è diventato storia e dopo la caduta degli uomini, Dio l’ha realizzato di nuovo in Gesù per darci la beata speranza che, come lui, così saremo anche noi nella risurrezione dei morti: Dio tutto in tutti (Cfr. 1Cor 15,28). Gesù è l’uomo realizzato, intriso, permeato, sostanziato di Dio.
L’uomo Gesù non esiste se non immerso nel Verbo di Dio, nell’identità di un’unica Persona. E noi? Noi preferiamo fare come Adamo: “Io di Dio? No! Io sarò solo mio!” Da allora una storia infinita di violenze e sofferenze deve ancora finire. Di questa storia però un capitolo è diverso: è quello dell’uomo Gesù. Lui sì, è di Dio. Non c’è una fibra del suo essere, non c’è un attimo del suo tempo, non c’è un palpito del suo cuore che non sia del Padre. Questo mistero non è un capitolo chiuso della storia dell’umanità, ma l’inizio di una nuova storia che ci coinvolge.
Allora siamo disposti a passare per Cristo, per diventare uomini e donne di Dio? Gesù è il mistero fontale, originante la nostra vita: in lui ci conosciamo, ci muoviamo e ci realizziamo?
Preghiamo allora con sant’Agostino: “Signore, che io ti conosca perché io mi conosca!” L’uomo non si conosce se non in Gesù; l’uomo non si costruisce se non con Gesù; l’uomo non è, se non è Gesù. O si entra in questo mistero o non si capisce più nulla!

PER APPROFONDIRE E MEDITARE
Filippesi 2,5-11: il mistero della venuta del Figlio di Dio tra noi
Giovanni 14,5-11: il rapporto di Gesù con il Padre
Giovanni 1,1-18: il Verbo di Dio, che è la luce e la vita degli uomini, ha posto la sua dimora in mezzo a noi
Salmo 110,1-4
• Costituzione del Vaticano II “Gaudium et Spes” n. 22: il Figlio di Dio

 

PER CONSERVARE NELLA MENTE E NEL CUORE

1. Gesù Cristo morto per i nostri peccati secondo le Scritture e sepolto, è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture ed è apparso a molti (Cfr. 1Cor 15,3-4).
Questo evento (il Mistero pasquale) è il fondamento ed il cuore della fede cristiana: senza questo annuncio condiviso comunitariamente non si dà esperienza cristiana ed ecclesiale (Cfr. CdA nn. 261-271).

2. Gesù Risorto è stato costituito da Dio Cristo e Signore (Cfr. At 2,32-36), ossia solo nel suo nome, nella sua persona, ogni uomo incontra la propria salvezza (Cfr. At 4,10-12; Rm 4,25 e 5,1-2).
Gesù Risorto ci fa partecipi della sua vita “nuova” che è la vita stessa di Dio e ci apre un futuro definitivo di vita e di pace.
Solo Gesù Risorto è il fondamento della nostra speranza, che approda ad una vita oltre la morte (Cfr. CdA nn. 272-278).

3. Gesù Risorto ha promesso ai suoi discepoli di rimanere con loro fino alla fine della storia (Cfr. Mt 28,20b).
Gesù è l’Emanuele, cioè il Dio-con-noi: egli rimane con noi per orientare e guidare la nostra storia secondo la volontà del Padre, ossia verso un esito che vede sulla terra dimorare la giustizia e la pace, la libertà e la verità, la comunione e l’amore (Cfr. CdA nn. 279-282).