4° Incontro diocesano di preghiera per famiglie Acr

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Data / Ora
Date(s) - mercoledì 17/03/2021
20:30 - 21:00

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Come negli altri incontri, le famiglie dei ragazzi dell’Acr pregano insieme con il Vangelo della domenica, che nella 5° domenica di Quaresima porta il titolo, nel sussido di preghiera personale Acr, “Attirati al Cielo”

Dal Vangelo secondo Giovanni (12, 20-33)

Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa, c’erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli chiesero: «Signore, vogliamo vedere Gesù». Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù.
Gesù rispose: «È giunta l’ora che sia glorificato il Figlio dell’uomo. In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece  muore, produce molto frutto. Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna.
Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo onorerà. Ora l’anima mia è turbata; e che devo dire? Padre, salvami da quest’ora? Ma per questo sono giunto a quest’ora! Padre, glorifica il tuo nome».
Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e di nuovo lo glorificherò!».
La folla che era presente e aveva udito diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». Rispose Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me». Questo diceva per indicare di qual morte doveva morire.

Commento

Il cammino della Quaresima, sulle orme di Cristo, di domenica in domenica, ci ha portato a percorrere il deserto, a salire sul monte, a entrare nel tempio, a essere di casa nel mondo. È l’itinerario del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo, ma è anche la nostra strada.
In questa domenica la Parola di Dio ci fa dare uno sguardo particolare al Cielo! Quanto poco pensiamo al Cielo!
Dovremo farlo un po’ di più; non per un’insana voglia di deprimerci, ma per riconoscere la nostra meta, per pensare a Dio.
Il Cielo non fa parte normalmente delle nostre quotidiane prospettive, dei nostri pensieri, dei nostri discorsi. Forse perché oggi stiamo tanto bene sulla terra! Tutti i discorsi, le parabole e le parole di Gesù vanno però in questa prospettiva. La stessa festa di Pasqua, che ci prepariamo a celebrare con la Risurrezione, ci fa guardare al Cielo.
L’affermazione di Gesù (Vangelo): “Quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me!”, certamente indica la sua morte di Croce, che noi riviviamo nell’Eucaristia, sacramento di comunione, ma chiaramente si riferisce anche alla sua gloriosa Ascensione verso il Cielo, pieno compimento della Pasqua. Eppure non è vero che noi non pensiamo al Cielo. Tutta la vita del cristiano è orientata a questo cammino dalla terra al Cielo. Nel profondo del nostro cuore c’è il desiderio, come quello di
quei Greci, di poter vedere Gesù, di incontrare Dio, il desiderio e la gioia di poter tenere lo sguardo fisso su Gesù. Il Cielo è già nel nostro cuore!