3° Incontro diocesano di preghiera per famiglie Acr

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Data / Ora
Date(s) - mercoledì 10/03/2021
20:30 - 21:00

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La scheda per la preghiera in famiglia – incontro 10 marzo

Dal Vangelo secondo Giovanni (3, 14-21)
E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna.
Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui.
Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie.
Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere.
Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio.

Commento
L’itinerario del cammino quaresimale ci ha condotto a fare tappa dapprima nel deserto, quindi sul monte; ci ha fatto poi sostare nel tempio di Gerusalemme. In questa domenica lo sguardo si allarga al mondo intero, in quella dimensione ancora più ampia in cui si colloca da sempre la nostra presenza e la nostra missione di cristiani.
Un mondo che non è e non ci può essere estraneo, perché “Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito” (Vangelo). Se Dio ha amato così tanto il mondo, noi non possiamo tirarci indietro o chiamarcene fuori. Questo è il modo con cui Dio vede l’umanità e la storia: con amore di Padre.
Spesso noi abbiamo inconsapevolmente un’idea negativa di Dio, che magari ci fa paura, e anche del mondo, segnato dal male e dal peccato. Gesù invece nel suo dialogo con Nicodemo è esplicito: lo sguardo di Dio sul mondo e sull’umanità è uno sguardo d’amore; lo sguardo del Creatore, anzi del Padre, con un cuore ricco di
misericordia. Il suo non è un giudizio di condanna ma di salvezza, per quanti credono in lui e nel suo Figlio Gesù. Una proposta, uno stile di vita anche per noi, in famiglia, in casa, al lavoro, nelle diverse occupazioni e realtà della vita personale e sociale.
Siamo chiamati anche noi a comprendere per agire, per partecipare alla missione di Cristo di salvare il mondo, nella ricerca del bene, dei luoghi dell’incontro con Dio. Egli non abita solo il deserto, il monte o il tempio. Il grande e vasto ambito dell’incontro con Dio per noi oggi è il mondo, la realtà umana in tutta la sua estensione. Nel mondo in cui viviamo non tutto è male. Dio si è incarnato in questo mondo, per amare e salvare tutto il mondo. Amare il mondo è compito anche del cristiano per  evidenziare il male e sconfiggerlo, per evidenziare il bene e aumentarlo.

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