Sappiamo cogliere, nel divenire dei fatti umani la presenza della donna, [e soprattutto sappiamo essere], come germe di rinnovamento, di risvolto dialettico di fenomeni storici, di tensione o aspirazione profonda verso il meglio e il diverso? (tratto da “Donna, tra storia e profezia”) Ecco alcuni spunti di lettura per uno sguardo ampio sul tema.
Per iniziare, un passo breve e forte di un libro di Erri De Luca: “In nome di Padre si inaugura il segno di croce, in nome della Madre si inaugura la vita”. “In nome della madre”, appunto: un libro lungo un soffio di vento, quello che accompagna la giovane Maria dall’annuncio dell’Angelo alla nascita di Gesù, suo figlio. E’ il racconto emozionante,
fatto in prima persona, di una neo-mamma. E’ il racconto dei sogni, delle speranze, della trepidazione, dei timori che ogni madre vive nei confronti della sua creatura: e Maria non è da meno.
Parlare alle madri significa, allo stesso tempo, parlare alle donne.
Gianna Agostinucci Campanini è donna, madre e intellettuale. Grazie alla sua vita di ricerca gli interessati alle “Riflessioni sul femminile tra il 1960 e il 1990” possono trovare spunti di approfondimento. Di lei conosciamo il
marito, lo storico Giorgio Campanini, che, per celebrarne il ventesimo della morte, ha voluto raccogliere in un volume “Donna, tra storia e profezia” gli scritti che evidenziano l’impegno della moglie per la promozione della donna sia in merito alle problematiche educative che rispetto alla condizione femminile in generale, tutti ancora estremamente
attuali!
Infine, Gruppo Promozione Donna [GPD], Centro Italiano femminile [CIF] e Azione cattolica [ACI] da anni lavorano insieme per la promozione della donna in ogni parte del mondo. Il libro “Con cuore e mani di donne” raccoglie gli atti di un convegno mondiale dell’UMOFC (Unione Mondiale Organizzazioni Femminili Cattoliche) del 2001. Paola Bignardi nel suo intervento introduttivo dice “…nel mondo le donne sono ancora, troppo spesso, umiliate ed emarginate anche se passi rapidi sono stati fatti nel corso degli ultimi decenni. Si tratta di operare quotidianamente sulle vie dell’educazione, della cultura, della solidarietà, della politica per incidere e cambiare”
Mi sembra che, a distanza di 10 anni, valga ancora come invito all’impegno per tutte le donne – e gli uomini! – per un rinnovamento verso un meglio e un diverso per il nostro tempo.