Democrazia e valori

“Per un’etica della politica” è il sottotitolo del libro “Democrazia e valori”, scritto da Giorgio Campanini, edito da AVE nel 2007: libro che, se per alcuni elementi è datato, per altri può essere ancora utile per affrontare temi di cultura politica senza cadere in dispute particolari.

L’operazione che l’autore compie è quella di identificare quattro pilastri su cui si erge la democrazia e descriverne l’evoluzione e i nodi da sciogliere per il futuro. I pilastri portanti sono, a suo parere, potere, comunità  politica, bene comune, pluralismo. Nel ricostruire l’evoluzione storica di questi temi emerge come il cristianesimo, anche se non da solo, abbia fatto in molti casi la differenza: nel dare chiarezza alla divisione dei ruoli e quindi dei poteri; nel comprendere che la società civile non può essere fagocitata dallo stato; nella scelta delle categorie della solidarietà e dell’universalità per affrontare un approfondimento sul bene comune. E infine aiutando la presa di coscienza del rischio che il pluralismo potrebbe diventare semplicemente pluralità. L’autore per rendere più etica la politica dichiara la necessità di riportare all’interno del mondo politico i valori comuni ad ogni essere umano, condivisi al di là di fedi politiche e religiose: valori come la dignità dell’uomo, del creato, il rispetto delle risorse. Sostiene inoltre che le regole non bastano per creare una società, poiché sono i valori che offrono il collante che getta le basi per la convivenza sociale. I valori che generano la società sono sostantivi che raccontano esperienze quotidiane: fidarsi, rispettare, impegnarsi, essere responsabili. Ed ecco così il collegamento politica – pace che ci ha proposto Papa Francesco in questa Giornata Mondiale della Pace, in cui propone una politica a sostegno della Pace. Il valore che sottolinea è quello della fiducia, che ha come prima condizione il rispetto della parola data. Questa è la politica “al di sotto delle parti”, quella “con la P maiuscola” affidata dal Papa all’Ac e di cui parla il nostro Presidente nazionale Matteo Truffelli. Tutti questi verbi/valori sembrano avere echi antichi, ma portano un carico di attualità che siamo invitati a riscoprire e coniugare al presente, per fare più democratici questa società, questo mondo, questo nostro tempo.