dall’editoriale della Presidente diocesana pubblicato su Camminiamo Insieme dicembre 2022
Contemplare insieme
«Insegnaci a scoprire il valore di ogni cosa, a contemplare con stupore, a riconoscere che siamo profondamente uniti con tutte le creature nel nostro cammino verso la tua luce infinita.»
(Preghiera per la nostra terra, Lettera enciclica Laudato Si’)
Nel contrasto tra gli alberi con le foglie colorate in bassa quota, la neve a metà montagna e il cielo limpido sopra la testa gli occhi si perdono nel contemplare e nel fine settimana mi piace passeggiare con la macchina fotografica, per custodire l’attimo e gustarlo con calma, nel desiderio di condividerlo.
Sì, perché la bellezza è tale solo se si può vedere insieme, cercando sintonie, differenti sfumature e stupore comune. Nulla ha lo stesso sapore e intensità se gustato in solitudine. Così, davanti a presepi e luminarie, ha senso contemplare insieme, gioire insieme, pregare insieme e insieme festeggiare.
Guardare e ammirare da soli ha la dimensione del dono privato, che commuove, ma lo stupore si inaridisce presto perché non trova sfogo e corrispondenza. Per questo desideriamo condividere con i famigliari, gli amici più cari, con chi ha bisogno di liberarsi dai ceppi della tristezza e delle preoccupazioni… perché non basta stare bene personalmente: è istintivo condividere con chi è vicino al nostro cuore. Anche quando sono sola, contemplare ha una dimensione comunitaria: serve qualcuno che mostra, qualcosa da vedere (frutto dell’azione di qualcuno o Qualcuno) e qualcuno che guarda; ma il cerchio si completa con qualcuno con cui condividere.
Contemplare insieme è cogliere aspetti diversi e sottolineare quelli che accomunano; è esprimere gratitudine e meraviglia, raccontare all’altro l’emozione della bellezza, la gioia, la realizzazione del desiderio a lungo cercato. Di più: condividere fa gustare meglio ciò che l’occhio vede e ciò a cui il cuore tende.
Lo riscopriamo sempre e ogni volta nel Natale: la ricerca comune dei Magi, l’accorrere dei pastori, la vicinanza fisica e interiore tra Giuseppe e Maria, l’esultanza degli angeli, la costruzione in famiglia del presepe, la celebrazione comunitaria delle feste liturgiche sono segni straordinari e quotidiani di come insieme si riesce a camminare con passo leggero e gioioso.
Buon Natale ad ogni aderente, ai lettori e a chi anche quest’anno regala ai nostri occhi la gioia del contemplare e la consolazione del farlo insieme.
Anna