Abitare questo tempo con fede e speranza: una proposta di condivisione

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«Accadono cose che un tempo la nostra ragione non avrebbe creduto possibili. Ma forse possediamo altri organi oltre la ragione, organi che allora non conoscevamo e che potrebbero farci capire questa realtà sconcertante. Io credo che per ogni evento l’uomo possieda un organo che gli consente di superarlo. Se noi salveremo i nostri corpi e basta dai campi di prigionia, dovunque essi siano, sarà troppo poco. Non si tratta infatti di conservare questa vita a ogni costo, ma di come la si conserva. A volte penso che ogni situazione, buona o cattiva, possa arricchire l’uomo di nuove prospettive. E se noi abbandoniamo al loro destino i duri fatti che irrevocabilmente dobbiamo affrontare, se non li ospitiamo nelle nostre teste e nei nostri cuori, per farli decantare e divenire fattori di crescita e di comprensione, allora non siamo una generazione vitale». (dal diario di Etty Hillesum – scrittrice olandese ebrea vittima dell’Olocausto, testimone cristiana esemplare)

Qualcosa di inedito ha sconvolto le nostre abitudini. Il nostro quotidiano è stato sfrondato dei riti che scandivano le giornate riempiendole, a volte, di niente. Questo “arresto” ci obbliga a confrontarci con i nostri pensieri, con il timore, il senso di impotenza. È forse questa l’occasione per raccoglierci, metterci in ascolto, cercare dentro noi stessi la capacità di affidarci a Dio e trovare, oggi più che mai, la Sua Presenza e il Suo Amore. Come ci fanno ben comprendere l’esperienza spirituale e la ricerca interiore di Etty Hillesum, la persona umana può trovare pace anche quando tutto intorno è minaccioso e drammatico.

In questa prospettiva, per aiutarci l’un l’altro e sentirci comunità di credenti, vi chiediamo, se vi fa piacere, di condividere una riflessione su questo tempo tanto particolare. Si tratterà di un pensiero, una preghiera spontanea, una fotografia o un disegno che vorrete commentare, per raccontare delle preoccupazioni ma anche della fiducia, della fede, della speranza, delle occasioni di bene che avete scoperto. Per abitare questo tempo con fede e speranza, e contagiarci di bene donato e ricevuto.

Le vostre testimonianze (esclusivamente vostre e non copiate da internet… firmate o anonime) potranno essere inviate via mail a segreteria@azionecattolica.trento.it entro fine aprile e andranno a costruire una raccolta che condivideremo (in forma elettronica e cartacea) quando potremo ritrovarci e riabbracciarci.

Graziella e il comitato redazione di Camminiamo Insieme