Sulla scia del breve comunicato stampa dell’Azione cattolica trentina volto a sollecitare una presa di coscienza dei nostri governanti sul valore delle loro azioni ecco un testo di lettura in tema.
“A che servono questi talenti? I giovani e la politica, una riflessione a partire da Vittorio Bachelet” [a cura di F. Mazzocchio e I. Vellani, ed AVE] è uno strumento che nasce per avvicinare i giovani (e non solo), alla politica. Nel comunicato del 20 aprile, infatti, oltre a sollecitare i politici, si affermava che anche l’Ac avrebbe fatto la sua parte nelle comunità locali.
Il libro, che raccoglie nella prima parte alcune testimonianze, racconta attraverso la voce di chi lo ha conosciuto, come Vittorio Bachelet si sia impegnato, in prima persona, a coniugare il suo essere uomo cristiano con la vita di politico e magistrato. Lo ha fatto nella sua umanità, nella capacità di dialogo e di tessitura tra le diverse opinioni e, infine, per il seme di pace piantato nella sua stessa famiglia che ha scelto di perdonare e vincere il male con il bene, decretando la vera sconfitta per i terroristi.
Il testo propone anche alcune schede di approfondimento tra cui una, curata dal teologo Roberto Mancini. Si tratta di una riflessione sui desiderata per una nuova prassi politica, dove l’ascolto, la cura degli effetti delle decisioni prese, la delegittimazione di ogni tendenza di guerra, la ritrovata unità tra programmi, metodo e persone che li vivono, sono lo stile di lavoro.
Non si tratta di un discorso per soli “addetti ai lavori”: vale per ognuno. Mancini sostiene infatti che ogni nostra scelta si innesta nel “codice del dono” da riconoscere scoprendo che Natura, Altri e Vita ci sono donati. Davanti a questo è evidente il limite di ciò che può fare il singolo, da solo, rispetto alla grande responsabilità di ciò che gli viene affidato. Vivere il codice del dono apre quindi alla ricchezza delle relazioni dato che i lineamenti di chi dona e chi riceve non sono fissi ma in continuo scambio. Infine il codice del dono invita ad agire per la dignità di tutti e per la cura del bene comune.
Ecco chiarito il titolo del libro: il percorso di impegno socio politico è un percorso, tratteggiato dalla logica del dono, e rimane aperto e consegnato alla responsabilità di tutti.
Ognuno per la sua parte, senza sciupare nemmeno un talento.