Lo slogan dell’iniziativa di Pace per il 2016 apre le porte della casa, il luogo per eccellenza dedicato all’accoglienza e alla cura delle buone relazioni. La scelta non è casuale, ma racconta il desiderio dell’Azione Cattolica di impegnarsi in modo concreto e semplice per la costruzione e la custodia della Pace. Il punto di partenza sono le relazioni familiari, la relazioni affettive che per prime possono e devono essere scuola di Pace.

 

 

La Pace è di casa Il dossier pace 2016

il sussidio del Mese della Pace 2016, che permetterà a bambini, giovani e adulti della nostra associazione di riflettere ancora di più sul valore fondamentale dell’accoglienza, soprattutto in questo tempo straordinario di grazia, che è l’Anno Santo della Misericordia. Lo slogan di quest’anno “La pace è di casa” vuole, infatti, ricordare a tutti che solo aprendo il nostro cuore, le nostre menti, le nostre case e le nostre comunità potremo accogliere chi ha bisogno e fare cultura di pace.

Il dossier è il sussidio per l’attività dei ragazzi, dei giovani e degli adulti nel Mese della Pace (gennaio 2016) e offre interessanti approfondimenti a cura della Presidenza e del Centro Nazionale Ac, i discorsi del Papa, del Presidente della Repubblica, della CEI; un utilissimo glossario e la bibliografia essenziale.

All’interno, da pag.35 a pag. 39  si trova anche una testimonianza e la presentazione del Centro Astalli, che sarà ospite della nostra prossima Giornata Diocesana Unitaria del 31 gennaio

tazza della pace

 

L’iniziativa per il Mese della Pace 2016 dell’Acr nazionale è a sostegno di progetti di accoglienza nel territorio di Agrigento, particolarmente interessato dall’arrivo dei migranti) con la vendita della magica “Tazza della Pace”.

Prenotala presso la sede diocesana AC!

La tazza è quell’oggetto in cui possiamo offrire a qualcuno da bere in segno di ospitalità e vicinanza, bere insieme, in moltissime culture, compresa la nostra, è simbolo di amicizia, di condivisione, invita al racconto e all’ascolto, chiede a tutti di aspettare e di sorseggiare insieme.
La tazza scelta come gadget nasconde una “sorpresa magica”, grazie al liquido caldo che vi sarà versato, si colorerà dando vita al logo del Mese della Pace, per ricordare l’impegno ad “essere casa” a cui siamo tutti chiamati, dai piccoli, ai giovani, agli adulti.
La tazza può essere un’occasione per i gruppi giovani e adulti per organizzare dei momenti di festa e condivisione insieme ai migranti del proprio territorio, per stare insieme, raccontare ed ascoltare. Solo la conoscenza delle persone l’ascolto delle loro storie può permettere al cuore di aprirsi davvero, senza pregiudizi e senza stereotipi.
La tazza, per i più piccoli, richiama alla mente un momento importante come quello della colazione. Sarebbe bello coinvolgere i gruppi di ragazzi e di giovanissimi nel condividere la colazione della domenica con dei loro coetanei che provengono da altri paesi e in questo momento si trovano a vivere la condizione di migrante o di rifugiato.