Le domande che non ti ho fatto

Paola Fratini e Paolo Seghedoni, vice presidenti del Settore Adulti di Azione cattolica, in questo libro edito da AVE nel 2024 hanno raccolto alcune interviste a persone che frequentano il mondo adulto, civile ed ecclesiale.
Con loro hanno provato a tracciare alcune coordinate della realtà adulta di oggi, rileggendo l’essere trenta-cinquantenni dal punto di vista dell’impegno civile, sociale, associativo; dell’essere non sposati, coppia e a volte genitori; dell’essere in ricerca del proprio senso e depositari di una tradizione a volte pesante da trasmettere.

Leggere da adulta un libro che parla degli adulti mi ha provocato un leggero cortocircuito che, per essere disinnescato, ha richiesto di mettermi a lato e provare a riguardare la mia vita, la mia comunità, il mondo in cui vivo.
La reazione in alcuni casi è stata “Ma è proprio così!”, perché la società, la Chiesa, l’associazione mi chiedono di impegnarmi, di dedicare tempo, quando il tempo non c’è… Il lavoro richiede molte più ore di quelle segnate a contratto, la famiglia chiede supplemento di energia perché oltre ai figli ci sono anche i nonni da organizzare. E sembra comunque che ci si aspetti sempre che “l’adulto” si renda disponibile per mettersi in gioco, al servizio, a disposizione.

La reazione è stata poi “Ha ragione!” quando parlando degli impegni che possiamo proporre ad un adulto non possiamo aspettarci costanza e frequentazione regolare, se anche la spiritualità si è ridotta a religiosità prendi e fuggi.

Ma la domanda su cosa significa diventare adulti continua ad aleggiare. Per provare a trovare degli spunti per qualche idea servono creatività ed ascolto. Serve stare dove gli adulti vivono. Serve riconoscere e rispondere a bisogni concreti. Serve dare una traccia, uno spunto per una proposta che poi, anche nell’autonomia di calendari sovraccarichi possa riemergere dal profondo quando compare una “finestra” di tempo per sé.
Serve comunque ancora, sempre, ripartire dalla Parola.
E poi lasciare che fraternità, co-organizzazione, responsabilità personali, associative, passioni e interessi a livello sociale, civile, ecclesiale trovino il loro naturale sviluppo.

Se una volta dicevamo per gli adolescenti “nessuna programmazione a tavolino è possibile perché prima devi vederli negli occhi e conoscere il loro vissuto”, oggi questo è vero per gli adulti.
Questo piccolo saggio mette a fuoco alcune domande degli adulti di oggi: ad ognuno di noi responsabili rilanciarle e raccoglierne gli echi per capire sempre più il mondo adulto di cui siamo parte.

Roberta