dalla meditazione dell’assistente diocesano don Giampaolo Tomasi alla II Giornata di spiritualità
Preghiera iniziale
A te, Signore, innalzo l’anima mia,
mio Dio, in te confido:
che io non resti deluso!
Non trionfino su di me i miei nemici!Chiunque in te spera non resti deluso;
sia deluso chi tradisce senza motivo.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza;
io spero in te tutto il giorno.Ricordati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.I peccati della mia giovinezza
e le mie ribellioni, non li ricordare:
ricordati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.Tutti i sentieri del Signore
sono amore e fedeltà
per chi custodisce la sua alleanza
e i suoi precetti.Il Signore si confida con chi lo teme:
Con la preghiera del Salmo 25 chiediamo al Signore che ci doni di crescere nella confidenza in Lui e di sperare in Lui ogni giorno
gli fa conoscere la sua alleanza.
La Parola di Dio
Dalla Prima lettera di san Pietro apostolo (1Pt 1,13-25)
Perciò, cingendo i fianchi della vostra mente e restando sobri, ponete tutta la vostra speranza in quella grazia che vi sarà data quando Gesù Cristo si manifesterà.
Come figli obbedienti, non conformatevi ai desideri di un tempo, quando eravate nell’ignoranza, ma, come il Santo che vi ha chiamati, diventate santi anche voi in tutta la vostra condotta. Poiché sta scritto: Sarete santi, perché io sono santo.
E se chiamate Padre colui che, senza fare preferenze, giudica ciascuno secondo le proprie opere, comportatevi con timore di Dio nel tempo in cui vivete quaggiù come stranieri.
Voi sapete che non a prezzo di cose effimere, come argento e oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta, ereditata dai padri, ma con il sangue prezioso di Cristo, agnello senza difetti e senza macchia.
Egli fu predestinato già prima della fondazione del mondo, ma negli ultimi tempi si è manifestato per voi; e voi per opera sua credete in Dio, che lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria, in modo che la vostra fede e la vostra speranza siano rivolte a Dio.
Dopo aver purificato le vostre anime con l’obbedienza alla verità per amarvi sinceramente come fratelli, amatevi intensamente, di vero cuore, gli uni gli altri, rigenerati non da un seme corruttibile ma incorruttibile, per mezzo della parola di Dio viva ed eterna. Perché
ogni carne è come l’erba
e tutta la sua gloria come un fiore di campo.
L’erba inaridisce, i fiori cadono,
ma la parola del Signore rimane in eterno.
E questa è la parola del Vangelo che vi è stato annunciato.
Riflessione
“Il popolo cristiano non vede che le due grandi sorelle, e quasi non vede quella che è nel mezzo. La piccola, quella che va ancora a scuola. E che cammina spedita tra le sottane delle sue sorelle. E il popolo crede volentieri che sono le due grandi a trascinare la piccola per mano: ciechi che non vedono il contrario, che è quella in mezzo a trascinare le sue grandi sorelle. E che senza di lei, loro non sarebbero niente”.
“Il portico del mistero della seconda virtù”, Charles Peguy
… vogliamo approfondire il ruolo della speranza nel cammino della nostra vita di battezzati: dalla speranza dall’alto alla speranza dal basso; dalla speranza dono di Dio nel Risorto all’atteggiamento spirituale nostro cioè alla virtù che è stile di vita nel quotidiano. Si tratta di due forme della speranza, distinte ma non separate.
Il primo invito è quello di mantenere “cinti i fianchi della nostra mente”… È una viva esortazione alla vigilanza che si accompagna all’invito alla sobrietà: questo altro atteggiamento indica il giusto giudizio sul mondo e riguarda l’uso corretto di ogni bene presente nel mondo.
Speranza e santità sono legate insieme. La santità dipende dall’ascolto di Colui che ci ha scelti e chiamati (cfr Dt 6,3.4 e Mc 12,29). Se ho il timor di Dio, l’ascolto e l’obbedienza a Dio aprono la mia mente e il mio cuore a comprendere tutta la realtà umana alla luce del mistero di Gesù Cristo, e così portano alla speranza.
Cammina in spirito di obbedienza.
Pietro esorta all’obbedienza filiale, ma questa va contestualizzata nella rivelazione del volto di Dio come Padre misericordioso.
Specie la preghiera del “Padre nostro” collega impegno a santificare il nome di Dio in noi e obbedienza alla sua volontà. Modello per la nostra obbedienza è Gesù (Mc 14,36).
Vivi l’amore fraterno.
Esso non è amore generico, ma l’amore di Cristo.
Questo amore di Cristo ci viene comunicato dalla Parola di Dio che possiede efficacia creatrice. Noi amiamo perché siamo stati amati. L’amore di Cristo urge in noi e si manifesta con le modalità espresse da Paolo in 1Cor 13.
Per la riflessione personale e il confronto in gruppo
• Quale cammino di conversione ho intrapreso per rispondere alla chiamata del Signore ad essere santo/a?
• Quale posto occupa nella mia giornata la preghiera, la meditazione della s. Scrittura, l’Eucaristia, la carità verso il prossimo?
• Chiamati alla santità, in una vita secondo lo Spirito, i credenti devono inscrivere il loro impegno di rinnovamento dentro la cultura del proprio tempo impregnandola evangelicamente. Quali sono le possibilità e i rischi che il clima culturale presenta oggi per l’annuncio e la testimonianza cristiana?