Visto il titolo, mi sono immersa nella lettura, convinta di trovare, finalmente, un argine all’eccesso di idealismi che a volte anestetizza il mio essere testimone gioiosa. Ho trovato un po’ questo, ma anche altro.
Il libro che L’Editrice AVE ci ha inviato in questo mese di novembre, ed è già entrato nella nostra biblioteca associativa, è “La realtà è più importante dell’idea” di Sandro Calvani, ed è il secondo volume della collana “La gioia del Vangelo” che prova a tradurre, con un linguaggio quotidiano, l’esortazione di Papa Francesco, Evangelii gaudium.
La proposta degli Esercizi di laicità, che quest’anno accompagna il cammino formativo ben si lega a questa necessità di passare dalle idee alla realtà: dai sogni di bene a fare il bene.
Il libro, in realtà, la prende molto alla larga. Dalla constatazione di quanto sia facile essere infelici e quanto poco basterebbe per ritornare ad essere gioiosi, spiega come storicamente, la ricerca della felicità sia stata un valore importante, anche in alcune legislazioni. L’autore naviga in questi temi raccontando le sue esperienze internazionali come cooperante, pensatore, attivista nei settori della giustizia e della pace. Di come, nei luoghi di maggiore fatica economica, ha incrociato persone felici e idee innovative, capaci di concretizzare un tassello di bene.
Un aspetto che mi pare possa toccare ognuno di noi è racchiuso nel paragrafo “Molti disegni di otri nuovi, poca cura del vino nuovo”. A volte, infatti, ci lasciamo affascinare dalla novità dei progetti, delle iniziative, dei contenitori e dimentichiamo che il cambiamento più importante è dentro di noi. E non una sola volta nella vita: per rimanere nell’esempio evangelico, il vino è nuovo ogni anno, pur venendo sempre dalla medesima vite!
D’altra parte non può mancare l’otre nuovo: perché è sempre nuovo il mondo nel quale viviamo. Occorre che ci rendiamo conto che di Terra ne abbiamo una, che molti popoli vivono in condizioni più sfortunate delle nostre, che esiste un mercato capace di lavorare secondo etica e sostenibilità … che le opportunità per provare a cambiare le cose ci sono.
L’invito dell’autore è quello di riscoprirci ad amare i nostri fratelli e questo nostro mondo, impegnandoci, giorno dopo giorno a trasformare l’idea di questo Amore in realtà.