Per l’Azione cattolica italiana gennaio è il Mese della Pace; i soci di ogni età, singolarmente e come associazione locale, diocesana e nazionale sono invitati a vivere azioni di Pace da protagonisti, come cittadini responsabili in tutti i luoghi di vita e di relazione.
Le iniziative di Pace proposte partono dal Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace di Papa Francesco (1 gennaio 2025) e si concretizzano in attività e approfondimenti che si intensificano nel mese di gennaio ma che si auspica proseguano tutto l’anno…
Come suggerito e proposto dal Sussidio Pace 2025 “La Pace in Azione”
- I bambini e ragazzi nelle piccole scelte e azioni del quotidiano diventano attori protagonisti di gesti di pace, perché ognuno può fare la propria parte coinvolgendo le persone che gli sono accanto
- I giovanissimi e i giovani sono invitati a riflettere sui debiti personali nei confronti del prossimo (a livello famigliare, sociale e spirituale), con l’impegno a restituirli (il valore di un “grazie”, il perdono di un torto subito…).
- Gli adulti sono invitati ad approfondire il tema della tappa 3 del sussidio di gruppo “Replay!” – “Dalla Marginalità alla comunità”; a riflettere sulle schede nel testo personale “Prendi il largo” pp. 82 (l’indulgenza) e 104 (la carità); a praticare concretamente l’“abbraccio che manca” di cui parla papa Francesco e che tanto sta a cuore all’Ac.
L’Iniziativa di Pace suggerisce di praticare la “giustizia che non cerca vendetta, ma riparazione; che non divide, ma unisce; che non punisce, ma trasforma. È una giustizia che richiede il coraggio di ascoltare, il desiderio di comprendere e la volontà di guarire. Ogni gesto, anche il più piccolo, può diventare il ciak iniziale di un racconto di pace: dall’accoglienza di chi ha sbagliato alla promozione di percorsi di riconciliazione e perdono”
Il Progetto di Pace 2025 è l’acquisto del Gadget 2025, una calamita magnetica, i cui proventi andranno all’associazione Amunì “progetto di Libera che coinvolge ragazzi tra i 16 e i 20 anni di età sottoposti a procedimento penale da parte dell’Autorità giudiziaria minorile” per promuovere percorsi di prevenzione, di recupero e di reinserimento.