dall’articolo pubblicato su Camminiamo Insieme Novembre 2024
Si avvicina anche quest’anno la Festa dell’Adesione all’Azione cattolica, il momento di rinnovare una scelta di fedeltà e di impegno. Qualche riflessione, per collocare questo appuntamento dentro il cammino del nostro tempo e della nostra Chiesa.
L’aquilone che campeggia sul poster di Ac di quest’anno parla di libertà e di un alto volo: la libertà di vivere da protagonisti il proprio battesimo e la propria fede, scegliendo di alimentare e rafforzare una particolare forma di amicizia e di comunione con quanti nutrono lo stesso desiderio e la stessa passione di crescere, di formarsi, di mettersi al servizio della propria comunità.
E l’alto volo di chi vede le sfide che il mondo oggi pone alla Chiesa e ai credenti – come sempre, del resto: ad ogni chiesa e ai credenti di ogni tempo il mondo ha posto le sue sfide… – le vede ed osserva dall’alto, e sa che affrontarle insieme è più facile oltre che più bello, perché insieme si capisce meglio, si allarga l’orizzonte grazie al punto di vista degli altri, ci si attrezza con le proprie e le altrui competenze e si cammina con passo più sicuro.
Così anche quest’anno siamo invitati a prendere il largo con fiducia e slancio: nelle situazioni della nostra vita quotidiana, familiare e lavorativa, negli impegni che assumiamo all’interno della chiesa o della società, nel nostro cammino personale (fatto di sogni e belle ambizioni ma anche talvolta di paure, di battute d’arresto, di dubbi e di fatiche) sappiamo di essere sostenuti dalla comune appartenenza a un progetto che ci spinge ad andare verso gli altri, instancabilmente, facendoci portatori in ogni ambito di una cultura dell’incontro e della speranza, nei luoghi ordinari della vita.
Tanto si parla e si parlerà di speranza in questo anno, in relazione al Giubileo: ecco, forse possiamo guardare a questo piccola scelta di aderire all’Ac come a un segno di speranza per il mondo e per la Chiesa, un segno che dice come sia possibile credere nell’impegno personale, mettersi in gioco in prima persona, fare la propria parte, dire il proprio sì convinto e contagioso.
Sul sito nazionale l’invito all’adesione risuona così: «anche per il prossimo anno quindi proponiamo a tutti gli amici di “fare la tessera”, un gesto piccolo ma potente, per chi non ha timore di appartenere, di far suo un progetto di vita e di fede e di raccontarlo alla propria comunità».
Facciamolo, e raccontiamolo con un sorriso alle nostre comunità.
Alessandra
(responsabile diocesana Adesioni)
In segreteria è disponibile il materiale per la Festa dell’adesione, che ogni gruppo deciderà quando e come celebrare.
Potete trovare una traccia per la preghiera durante la celebrazione eucaristica e la “preghiera dell’impegno”, i poster (unitario e Acr) da esporre all’occorrenza e ancora i testi per la formazione, per le varie fasce d’età.