Esercitare la speranza

dal Libro del mese pubblicato su Camminiamo Insieme novembre 2024

Nel libro della nostra biblioteca associativa “Esercizi di speranza. Cammino spirituale sulla prima lettera di Pietro” Francesco Lambiasi, già assistente ecclesiastico generale di Ac e vescovo emerito di Rimini, propone in nove capitoli un itinerario di speranza che ci guidi nei momenti della prova ed un’esercitazione personale con domande alle quali rispondere.

In questi nostri tempi particolari segnati da guerre, cambiamenti climatici e carestie la speranza, anche per i cristiani, tenderebbe ad affievolirsi lasciando il posto alla pretesa di vivere senza Dio.
Gesù Cristo è la nostra speranza perché «ha assunto eccetto che nel peccato la nostra natura umana» diventando fondamento della nostra vita e la misericordia del Padre è segno della fedeltà per il suo popolo.

Nel capitolo 7 dal titolo “Sempre pronti a difendere la speranza” l’autore afferma che «la nostra speranza nasce a Pasqua».
La speranza non delude perché «l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo» (Rm 5,5). La speranza si fonda sull’amore di Dio, sulla sua potenza e sulla fedeltà della sua promessa.

Le vicissitudini di questo mondo generano angoscia, il controllo della tecnologia sulle nostre azioni crea insicurezza. Dice Bonhoeffer «Dio non realizza sempre le nostre attese ma compie sempre le sue promesse». Nei momenti di sconforto Gesù morto e risorto cammina sempre accanto a noi. La speranza che si fonda sulla Risurrezione «è la virtù dei pellegrini che camminano ma non sono ancora giunti alla meta».

Il libro si conclude con la “Ballata della speranza” di D.M. Turoldo:
Vieni Signore Gesù,
vieni nella nostra notte,
questa altissima notte
la lunga invincibile notte,
e questo silenzio del mondo
dove solo questa parola sia udita;
e neppure un fratello
conosce il volto del fratello
tanto è fitta la tenebra;
ma solo questa voce,
quest’unica voce
questa sola voce si oda:
vieni, vieni, vieni, Signore!

In un tempo dominato da relativismo, pessimismo e secolarizzazione i cristiani devono domandarsi se la loro fede è forte e la loro speranza salda: «non io spero ma noi speriamo in te». Dice M.L. King «un giorno la paura bussò alla porta, la fede andò ad aprire ma non c’era nessuno». La speranza è figlia della fiducia e madre della fedeltà.

Orietta

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