A proposito di referendum dell’8 e 9 giugno

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L’8 e il 9 giugno gli elettori e le elettrici italiane saranno chiamati a esprimersi su cinque quesiti, quattro in materia di lavoro e uno in materia di cittadinanza.

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… L’8 e 9 giugno saremo chiamati alle urne per esprimere il nostro voto in merito a 5 quesiti abrogativi.
Per capire meglio come prepararsi, il Settore Giovani e la FUCI hanno proposto un webinar e sul sito dell’Ac italiana sono disponibili gli approfondimenti “Dentro i referendum (pubblicati il 2, 15, 22 e 29 maggio e il 5 giugno).
A fronte dei dati sempre più eclatanti sull’astensione al voto, sulla disaffezione e sulla carente partecipazione alla “cosa pubblica” (soprattutto tra i giovani e nel Centro-Sud Italia, secondo il parere espresso dal relatore Umberto Ronga, docente presso l’Università di Napoli), confrontarsi sulle questioni che riguardano il compito sociale di ogni cittadino negli ambienti di vita è un’iniziativa virtuosa. Perché «ogni tema ha una dimensione etica e di coscienza» e «serve uno sforzo di consapevolezza democratica per rispondere alla sfida della partecipazione, trovando chiavi di lettura comprensibili sui contenuti, che sono sempre tecnici ma anche politici».

Come associazione «abbiamo il dovere della formazione e della partecipazione consapevole (come esprime bene l’articolo 48 della Costituzione italiana)» e «la libertà di/nel voto è capire la posta in gioco per esprimere un diritto e un dovere civico», hanno ribadito gli organizzatori dell’incontro online del 10 aprile scorso.

L’approfondimento serio e condiviso mira a riconoscere la «politica non come luogo di contrapposizione, ma come bene comune da costruire insieme, per contrastare l’astensionismo e aiutare a scegliere, in un cammino missionario in uscita a servizio di tutte le persone: partecipare è bello, possibile e fa la differenza!». I referendum sono «ideologicamente divisivi», ma «siamo chiamati ad un discernimento personale e collettivo» per essere cittadini autentici e cristiani credibili.

I cinque referendum abrogativi richiedono il quorum del 50%+1 degli aventi diritto al voto (con possibilità di votare anche solo per un quesito).
• Più Europa ha proposto di ridurre da 10 a 5 anni i tempi di residenza per consentire ai cittadini stranieri di ottenere la cittadinanza italiana in tempi più brevi, a patto di soddisfare alcuni criteri, come la conoscenza della lingua e l’assenza di recedenti penali. Il referendum ha come obiettivo quello di allineare l’Italia ad altri Paesi europei.
• La Cgil ha ottenuto 4 proposte di referendum relative al mondo del lavoro: il primo punta a ripristinare l’articolo numero 18 dello Statuto dei lavoratori per abrogare la disciplina sui licenziamenti, eliminando le modifiche introdotte dal Jobs Act che impedisce di reintegrare i lavoratori assunti dopo il 2015 in caso di licenziamento illegittimo; il secondo riguarda le piccole imprese per eliminare il tetto massimo d’indennizzo di 6 mesi in caso di licenziamento illegittimo; il terzo è sui contratti a termine, per regolamentarne la stesura; il quarto si focalizza sull’abrogazione delle norme che impediscono, in caso di infortunio sul lavoro negli appalti, di estendere la responsabilità all’impresa appaltante. (da buonenotizie.it/attualita/2025/01/28/referendum-2025)