Nella serata in preparazione all’avvio del Giubileo 2025 “Pellegrini di speranza“ l’assistente diocesano don Giampaolo ha offerto un approfondimento sui segni del Giubileo, ma soprattutto sugli atteggiamenti da coltivare per camminare nella fede durante l’Anno Santo.
Si tratta di avviarsi con “passi ben cadenzati, a ritmo costante”, tenendo presente che la data di apertura dell’Anno Santo (e della Porta Santa nella basilica giubilare di San Pietro a Roma) pone l’evento e il percorso di fede nella luce dell’incarnazione di Dio nella natura umana, per la salvezza di tutti.
Don Giampaolo ha tratteggiato il cammino dentro il Giubileo secondo 4 passi:
- La memoria, che è impegno a ricordare le nostre radici cristiane, a mantenere vivo e rinnovare nel tempo, nell’oggi, non solo il ricordo ma anche l’invocazione che l’evento dell’incarnazione di Gesù nella storia e nella vita di ognuno sia realtà per l’oggi, per tutti.
- Il riposo festivo del 7° giorno, che è contemplazione e lode a Dio nei ritmi della vita; è godere di ciò che esiste, in armonia con il creato e nella pace, solidarietà, custodia reciproca; con compassione verso la terra, che è malata (riconoscendo che uomo e terra sono un’unica creatura).
- Il perdono, da invocare per la conversione di ogni cristiano e di tutta la Chiesa, riconoscendo i peccati per ottenere la riconciliazione e affidandosi all’illimitata misericordia di Dio.
- La gioia, che è responsabilità verso il mondo, malato di tristezza; nasce dal lasciarsi trasformare, abbandonando la mentalità prevalente per acquisire la mentalità di Cristo. Da sperimentare nella quotidianità come trasfigurazione quando si riesce a comprendere che ogni giorno è tempo e luogo in cui gli altri sono un dono per noi, di cui essere grati.
Giubileo è quindi camminare colmi dello Spirito della gioia, che è dono di Dio da assaporare, testimoniare e far vivere a tutti.