Sulle note del Cantico delle creature

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dall’editoriale della Presidente diocesana pubblicato su Camminiamo Insieme maggio 2025

Il Cantico delle creature di san Francesco e di papa Francesco

In questo anno giubilare ricordiamo gli 800 anni dalla composizione del Cantico delle creature ad opera di san Francesco.
Ascolta il cantico letto e interpretato dall’attore Giovanni Sciffoni.

Il Cantico delle creature è un inno di lode a Dio creatore che, secondo le fonti francescane, Francesco compose quando il suo corpo era già profondamente segnato dagli stenti per le privazioni che si era imposto, ed i suoi occhi quasi spenti… eppure.
Eppure questo testo, che ci accompagna dai tempi della scuola, che abbiamo imparato a conoscere, che cantiamo nelle nostre liturgie, è un inno alla vita, alla scoperta della relazione tra creature e Creatore, dove i singoli elementi trovano la loro pienezza nel completarsi nell’armonia del tutto. Dove l’uomo è creatura perfetta, nella capacità di amare, quando vive e dona la misericordia dell’Amore di Dio riconoscendosi creatura e supera divisioni e contrasti, diventando così strumento di pace. In questa armonia, che ci riporta alle pagine iniziali della Genesi, proprio nel cuore della creazione, anche la morte, sorella morte corporale, non può farci paura, perché ci porta all’incontro definitivo con l’Amore.

Nel giorno dopo Pasqua – ma è più corretto dire nel giorno di Pasqua che non terminerà più – papa Francesco ci ha salutati.
Dopo il suo ultimo incontro con la folla festante nella piazza della basilica di San Pietro, si è lasciato portare da sorella morte all’incontro definitivo con il Padre, quel Padre che ha cercato, seguito ed amato in tutta la sua esistenza e che ci ha portati ad incontrare, a sentire più vicino, nel ricordarci che prima di tutto è Dio di Misericordia e non di giudizio. Una morte che ci ha disorientati: abbiamo avvertito l’assenza, ma allo stesso tempo abbiamo percepito ancora di più la grandezza del dono della sua vita e del suo ministero.
Nel suo magistero ci ha portati a riscoprire, quasi a riscrivere il Cantico delle creature per l’oggi, nel riscoprire l’armonia tra gli elementi della natura e del creato, in quell’ecologia integrale che altro non è che guardare al tutto, alla sua interezza, dove ogni elemento è importante ancor di più se piccolo e indifeso.
Dallo sguardo sul mondo, lo sguardo sull’umano, sull’umanità intera che, se non ritrova la sua dimensione primordiale della fraternità e della sororità, rischia di annullarsi, di autodistruggersi iniziando proprio dall’escludere l’altro, dal considerare alcuni inutili e altri indegni solo perché vivono nella parte “sbagliata” del mondo.
Ci ha portati a riscoprire la verità più antica e forse più dimenticata: il Vangelo è Gioia, è beatitudine; il Vangelo è Laudato sii; il Vangelo è la nostra quotidianità, è la risposta alle nostre domande, è la bellezza che rende ogni vita un dono unico.

Per questo e ancor di più: grazie, papa Francesco!

Fabiola

 

Dieci anni di Laudato Si’: un anniversario per la casa comune

Il 24 maggio 2025 si celebrano anche i 10 anni dalla pubblicazione dell’enciclica di Papa Francesco Laudato Si’:
l’invito è anche quello di vivere con gratitudine, responsabilità e coerenza il Tempo del Creato “Giardino della Pace”.

 

Anche l’Ac diocesana riprenderà il tema della cura del creato proponendo il GREST “Il Cantico delle Creature”  (oratorio di Volano, 30 giugno-4 luglio 2025)