De Gasperi: la politica a servizio della comunità

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La lectio magistralis che il nostro Presidente Mattarella ha tenuto a Pieve Tesino lo scorso 18 agosto, in occasione dei 70 anni della Repubblica europea è una lezione di autentica passione civile e politica verso un ideale di Patria che è da coltivare, difendere con cura, di tutti e per tutti.

Attraverso le sue parole ha fatto rivivere l’esigenza di affermare un’identità che è complessa ma armoniosa, se al centro vengono poste la libertà, il dialogo e la cura del bene comune. Attraverso la visione lungimirante di Alcide De Gasperi emerge “un patriottismo basato sul legame indissolubile tra libera scelta democratica del popolo e istituzioni. Un patriottismo che può essere giudicato sobrio e solido, dopo le ubriacature nazionalistiche della dittatura fascista. Un patriottismo autentico e sentito, non declamato. Rispettoso delle culture delle diverse comunità presenti nel Paese. E’ un patriottismo rafforzato negli anni duri della ricostruzione; un patriottismo dell’esempio e del sacrificio, e dunque non superficiale ed effimero, basato sulle esperienze concrete dell’esistenza quotidiana. Un patriottismo che avverte in pieno la lezione degasperiana: ricostruire un’identità della nazione nel difficile passaggio dalle deluse aspirazioni nazionalistiche e di potenza alle esigenze di un ordinamento finalmente democratico, in un nuovo ordine internazionale che allora si stava affacciando. E, oggi, possiamo dire che si tratta anche di un patriottismo veramente europeo, frutto, anch’esso della visione di uno statista che aveva vissuto, e colto, nel breve volgere di mezzo secolo un cambiamento epocale“.

La politica non era per lui una passione solitaria, ma un’alta e generosa professione di servizio alla comunità“.

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E anche oggi questi ideali sono prioritari, perchè “Le preoccupazioni e le esortazioni del grande statista restano valide anche oggi, particolarmente riguardo all’Europa. L’unità europea, in un certo senso, è sempre un’impresa in salita, dove alle difficoltà e alle visioni anguste si devono contrapporre fattori ideali e politici.
Senza una memoria condivisa sulla storia dell’Europa moderna, continente straordinario per innovazioni di ogni genere, ma anche in preda a forti tensioni, non sarà possibile cogliere il valore politico di una unione che va molto al di là delle convenienze minute e particolari. La matrice umanistica dell’Europa non è soltanto di tipo estetico e letterario, ma civile: l’Europa moderna ha nel cuore un’idea fattiva e attiva del bene e del progresso economico e sociale e premia l’accordo tra la concretezza dei bisogni e il riconoscimento di sempre nuovi diritti. Sprovvista delle sue autentiche ambizioni l’Europa non può esistere.

Ascolta il video della lectio di Mattarella

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